Certe cose meglio farle alzare (come il numero di visite uniche di persone interessate a quello che offriamo, che hai capito?) altre, invece, meglio che si abbassino. Come il bounce rate, per esempio.
Il bounce rate, in italiano frequenza di rimbalzo, “è la percentuale di visite che non vanno oltre la pagina iniziale prima di uscire da un sito” (fonte: Google). C’è da farsi un piccolo esame di coscienza nel caso in cui una pagina abbia un buon numero di visualizzazioni ma un bounce rate così alto che nemmeno il Burj Khalifa a Dubai…
Occorre lavorare sulla frequenza di rimbalzo del proprio sito per garantirsi un pubblico “fedele”. Se una persona entra ed esce dal tuo sito così velocemente da infrangere la barriera del suono, Google potrebbe pensare che nelle tue pagine non ci sia niente di interessante, pertinente, utile. Se, come spero, il gigante scassabomboloniallacrema si sta sbagliando, ecco qualche consiglio easy da copywriter per far abbassare il bounce rate brutto e cattivo. [Per saperne di più…]