Va bene, ok. Ti occupi di copywriting e non di cucina e noi questo lo rispettiamo. D’altronde, nonostante il nome Pennamontata, anche noi ci occupiamo di scrittura e non di… frittura. Ma non andartene. Se ti proponiamo questo articolo, be’ un motivo dovrà pur esserci. Quindi dacci fiducia e resta in lettura.
Conosci Gordon Ramsay? Su, dài, non far finta di non sapere chi sia. Lui, Gordon, è uno degli chef più amati (e discussi) del mondo. Io, personalmente, lo reputo un vero e proprio genio. E non solo della cucina ma anche del marketing. Gordon Ramsay, infatti, non sa solo cucinare stupendamente (non ho mai assaggiato il suo filetto alla Wellington, ma l’ho riprodotto. Se il mio è uscito divinamente, il suo sarà paradiso allo stato “manzo”). Sa essere anche un grande uomo di marketing.
Nel programma tv Cucine da incubo Ramsay assolve a una missione costante: salvare ristoranti sull’orlo della crisi, noti per servizio e cucina disastrosi, e trasformarli in casi di successo. Come ci riesce? Suggerendo ai proprietari delle attività “incriminate” una serie di azioni di marketing studiate a puntino: ridurre il menù, cambiare arredamento del ristorante, non scendere mai al di sotto di certi standard qualitativi e via dicendo.
In questo articolo, che si rifà a quest’altro, scopriremo cosa può imparare un copywriter da Ramsay.
Taglia le voci del tuo menù
La maggior parte dei ristoranti a cui va a far visita Gordon Ramsay hanno un menù chilometrico. Venti antipasti, trenta primi, quindici secondi e dieci diversi tipi di dolce. La prima cosa che suggerisce il famoso chef quando si trova di fronte a menù di questa portata è di accorciarli, renderli più essenziali. Una scelta troppo ampia, infatti, non è sinonimo di qualità. Anzi. Quando la gente si trova di fronte a tanti piatti, si sente spaesata, non sa quale provare. Proporre invece meno piatti fa pensare a una ricerca qualitativa. E rassicura i clienti. Gordon Ramsay, infatti, suggerisce di concentrarsi su un numero inferiore di portate e farne di alcune le “specialità della casa”.
In che modo puoi applicare questo primo accorgimento al tuo modo di far copywriting? Semplice. Pensa al tuo sito e, nello specifico, ai contenuti che lo popolano. Troppi contenuti, informazioni difficili da reperire, servizi male organizzati sono paragonabili a un menù stracarico. Quello che puoi fare, quindi, è pulire il tuo sito. Organizza meglio i tuoi contenuti. Crea pagine di destinazione ragionate e non casuali. Scrivi testi persuasivi e chiari. E valuta anche l’idea di inserire delle “specialità” o delle offerte imperdibili.
Trova la tua nicchia
Torniamo sempre allo stesso discorso. Come quale? Quello della specializzazione e della straordinarietà. Non ricordi l’articolo sulla mucca viola? Seth Godin consiglia di specializzarsi in qualcosa, di trovare la propria nicchia e diventare, all’interno di quel settore, i numeri uno. Ecco, questo è esattamente ciò che consiglia anche chef Ramsay. Nel programma Cucine da incubo, per cercare di risollevare le sorti del ristorante a cui è venuto in soccorso, lo chef va sempre in avanscoperta del paese. S’informa sulla concorrenza (cosa offrono gli altri in più – o in meno – rispetto al “suo” ristorante?), sui prodotti locali, sulle tipicità del posto, su ciò che cerca la gente. Manca un ristorante specializzato in pesce? Perfetto. Il ristorante da sanare offrirà alla clientela piatti a base di pesce fresco.
Cercare una nicchia di mercato è uno dei consigli più preziosi da seguire. Se vuoi diventare un copywriter riconosciuto tra i tanti copywriter italiani, trova anche tu la tua nicchia. Ricorda che, proprio come te, là fuori ci sono centinaia di copywriter pronti a scalare la SERP di Google. Specializzarti in qualcosa è una delle soluzioni migliori per fargliela in barba.
Rinnovati
In questo interessante articolo, Valerio ci ha svelato come è possibile applicare il principio di Hawthorne al web marketing e sottolinea l’importanza del rinnovamento per la fidelizzazione dei clienti. Rinnovarsi è fondamentale. Così, anche Gordon Ramsay consiglia ai ristoratori di cambiare il look della loro attività.
In che modo tu, copywriter, puoi rinnovarti? Potresti, per esempio, dare una bella rinfrescata al tuo sito web. Un sito web con contenuti scritti come si deve ma con una grafica poco professionale, può essere tutt’altro che invitante. Preòccupati quindi di trovare il giusto mix tra valore concettuale e valore estetico. Rinnòvati. Cambia template al tuo blog, rinnova l’aspetto del tuo sito web, fa’ realizzare a un esperto grafico il tuo logo. Insomma, porta una ventata di cambiamento anche tu nella tua attività.
Da’ una bella rassettata alla tua cucina
Quasi tutte le cucine nelle quali fa incursione Ramsay versano in uno stato a dir poco pietoso. Se gli avventori potessero avere un assaggio del dietro le quinte del ristorante, probabilmente se ne andrebbero a gambe lavate senza far più ritorno. Il famoso chef dice spesso che “un ristorante che funziona bene ha bisogno di una cucina che funziona bene”. Se non si dispone delle giuste materie prime, il risultato finale non potrà che essere scadente.
Caro copywriter, fa’ tuo anche il principio della cucina funzionante. Scegli le giuste “materie prime” e i giusti strumenti. Quando devi metter su il tuo sito web per farti pubblicità, usa un buon CMS. Da creativo, so che fai a cazzotti con la tecnica. Ma pensaci: un sito è fatto sia di creatività che di tecnica. Se non è retto da buone basi, farà la fine del soufflé: si sgonfierà. E i tuoi affari non lieviteranno mai. Quindi assicùrati che la tua “cucina” sia ben rassettata. Ottimizza il tuo sito, controlla che il page speed sia adeguato, che non ci siano frame e che al lato SEO ci pensi una persona qualificata. Tu sei un copywriter e certe conoscenze tecniche non puoi averle.
Cucina quello che i tuoi ospiti vogliono mangiare
Capoccioni e orgogliosi: così sono i ristoratori che Gordon Ramsay cerca di far rinsavire. Questi credono di sapere alla perfezione quello che vogliono i loro clienti e, anche se la loro attività è in passivo, continuano a non vedere l’origine del loro problema. Propinare ai clienti qualcosa che non piace, è inutile; è solo uno spreco di denaro e nient’altro.
Se i ristoratori sono cocciuti, non esserlo anche tu. Fare delle ricerche per cercare di capire quello che può piacere maggiormente ai tuoi clienti è fondamentale. Non spingere prodotti o servizi di copywriting che non interessano. Stessa cosa anche per quello che concerne la SEO. Non scegliere keyword che non fruttano sufficienti ricerce mensili. Focalizza la tua attenzione – come suggerisce Gordon ai ristoratori – su ciò che vogliono i consumatori, e non su quello che piace a te.
Porta in cucina le persone giuste, ma tu stanne alla larga
In Cucine da incubo Gordon Ramsay si trova a combattere la guerra dei mulini a vento con ristoratori che si credono chef, sommelier, maître di sala e camerieri. Quello che cerca di far capire loro è che non possono – né devono, occuparsi di tutto loro. Ognuno ha una sua specializzazione e occorre riconoscere i propri limiti. Non per motivi di orgoglio quanto piuttosto per ragioni pratiche.
In che modo questa lezione riguarda anche te, copywriter? Be’, per prima cosa, ricordati che sei un copywriter. Pertanto sai sicuramente scrivere ottimi contenuti, ma non hai le adeguate conoscenze tecniche per ottimizzare il tuo sito web. Quando si parla di ranking, quindi, non sei tu, copywriter, a poter fare la differenza, ma un bravo SEO. Concordi?
Da’ ai tuoi visitatori un assaggio di ciò che puoi offrir loro
Per rilanciare il ristorante che ha preso sotto la sua ala protettrice, Ramsay usa sempre uno stratagemma. Cerca di portare il personale in strada per promuovere la rinnovata attività. Cerca di attirare l’attenzione di nuovi clienti, offrendo loro piccoli assaggi del menù. Bocconcini, tanto per sfiziarli, incuriosirli e invogliarli a prenotare un tavolo. Anche la sera stessa.
In che modo puoi attirare tu, copywriter, nuovi clienti? Prova a usare page title e description accattivanti. Fa’ finta che siano un assaggio culinario dei tuoi buoni servizi di copywriting. Se avrai (de)scritto in maniera appropriata, i clienti non tarderanno a cliccare sul tuo url e a entrare nel tuo ristor… ehm sito web. Inutile dirti, poi, che dovrai, anticipatamente, aver “apparecchiato la tavola”. Quando i visitatori entreranno nel tuo sito web dovranno trovare quello che gli hai offerto, senza dover impazzire. Dovranno trovare tutto pronto per loro. Hai organizzato i contenuti in maniera chiara? Li hai scritti pensando sì a Google, ma anche e soprattutto alle persone?
Offri solo servizi di gran qualità
“Non scendere mai al di sotto di certi standard qualitativi” o “Non servire mai ai tuoi clienti qualcosa che tu per primo non mangeresti“. Queste sono frasi che sentirai spesso pronunciare da Gordon Ramsay. Il famoso chef, infatti, punta a far capire ai ristoratori che quello che conta davvero è la qualità. Proprio la qualità è ciò che può fare la differenza tra te e un altro copywriter.
La regola della qualità può essere applicata a qualunque settore. Quindi anche al copywriting. Come consiglia Ramsay, non accontentarti mai di quello che offri. Se hai preparato una selezione di naming che non ti soddisfa, non inviarla. Piuttosto chiedi al cliente un altro giorno. Lo farai attendere un poco di più, ma almeno avrai guadagnato tempo per presentargli un ventaglio di proposte più interessante. Non scegliere mai la via più semplice. Sii un copywriter di qualità e vedrai che i tuoi sforzi verranno ripagati.
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