HubSpot e l’inbound marketing blog che ti delizia

HubSpot e l’inbound marketing blog che ti delizia

Hai mai pensato di fare del tuo blog la pietra miliare della tua marketing strategy? Se sì, allora una case history da prendere ad esempio è quella di HubSpot, azienda fondatrice del blog di inbound internet marketing più seguito del web. Io sono una fedelissima di HubSpot che, in quanto a contenuti, sa deliziarmi come pochi. E non sono certo l’unica ad essere stata conquistata da HubSpot. Tant’è che sul libro “Content Rules: How to Create Killer Blogs, Podcasts, Videos, Ebooks, Webinars (and More) That Engage Customers and Ignite Your Business” – il libro con il titolo più lungo mai scritto – Ann Handley di MarketingProfs e C.C. Chapman dedicano un capitolo proprio alla sua content marketing strategy. Il suo fulcro? Il blog.

Come spiega Mike Volpe, Chief Marketing Officer di HubSpot, per loro il blog è vitale per almeno 3 motivi:

  • portare traffico dai motori di ricerca;
  • stabilire una leadership di pensiero;
  • costruire fiducia e credibilità agli occhi dei potenziali clienti.
Le aziende che bloggano generano il 55% in più di traffico al sito web e ricevono il 97% in più di link ai loro siti di quelle che non bloggano (dati derivati da ricerche di HubSpot).

Ma se vuoi fare del blog il tuo punto di forza la parolina magica la conosci già: qualità. Quando leggi questa parola, non bypassare come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Generare contenuti di qualità è un lavoro duro, richiede investimento di tempo e denaro (se è vero – ed è vero – che il tempo è denaro).

La strategia di HubSpot è questa: “costruire un brand su contenuti veramente buoni” che “non hanno nulla a che fare con i nostri software [HubSpot si occupa di vendita di marketing software], ma ci posizionano come leader nel nostro settore”, dice Mike Volpe.

Allora, cosa possiamo imparare da un leader come HubSpot? Scivola lungo questo post e scopriamolo assieme.

Com’è fatto un blog di qualità?

Spesso ci ritroviamo a parlare di quantità e qualità dei contenuti: la cosa migliore da fare, ci diciamo, è prediligere la qualità alla quantità. Nulla di più vero.

HubSpot riesce nella erculea impresa di offrire al suo pubblico quantità e qualità. Ecco perché il suo blog è differente. Io per il 3 marzo 2014 ho contato ben 8 post sul blog HubSpot. Tutti interessanti per chi lavora nel mondo del web marketing.

Alla fine di ben 6 di questi 8 post, puoi scaricare una risorsa correlata con l’argomento dell’articolo. Qui sotto, un esempio:
hubspot blog

La qualità non viene mai meno e i singoli autori danno al proprio post valore non solo attraverso i contenuti in sé stessi, ma anche attraverso il modo in cui vengono veicolati. Guarda qui sotto, per esempio, questo semplice ma efficace espediente: un riassunto del post con una lista di “key takeaways”.
key takeaways hubspot

In questo blog, inoltre, c’è spazio anche per i contenuti d’intrattenimento. Eccoti un esempio:
vignetta blog hubspot
Grazie a tutte queste caratteristiche, l’inbound internet marketing blog HubSpot non solo delizia i professionisti del settore, ma è diventato per loro un vero e proprio punto di riferimento.

Quanto rende un blog di qualità?

Ok, l’abbiamo detto in tutte le salse: la qualità dei contenuti di un blog è importante. Ma, andando al sodo, quanto rende un blog di qualità?

Secondo quanto riportato sul libro che ho menzionato all’inizio dell’articolo, per HubSpot “il blog è la terza più grande fonte di business lead […]; i blog post di maggior successo generano da 5.000 a 10.000 click nei primi tre giorni. Approssimativamente, dal 7 al 10% dei visitatori del blog, alla fine, visita il sito web; di questi, dal 10 al 20% diventa cliente” (dati aggiornati al 2011).

Insomma, un blog di qualità ripaga del tempo e delle risorse impiegate per farcirlo di contenuti buoni.

7 domande fondamentali da farti sul tuo blog

Lo so, farsi delle domande e darsi delle risposte è un’operazione alquanto marzulliana, ma se ti fai le giuste domande puoi metterti sulla buona strada per creare un blog di successo, proprio come quello di HubSpot.

1. Quali contenuti posso fornire per aiutare i miei clienti (o i prospect) a lavorare meglio? Per rispondere a questa domanda, potresti pensare ai contenuti che avrebbero fatto lavorare meglio te lungo la tua strada e che non hai trovato da nessuna parte.

2. Che tipo di contenuto preferiscono leggere (case study; how to post; interviste; infografiche…)? Per rispondere a questa domanda, periodicamente, potresti creare un sondaggio sui social.

3. Quali contenuti i miei lettori vorranno condividere con gli amici? Attraverso i tuoi contenuti devi cercare di creare conversazioni, dentro e fuori il tuo blog.

4. I miei collaboratori possono aiutarmi a generare contenuti per il blog? Come già detto, HubSpot punta anche sulla quantità. Per produrre grosse moli di contenuti di qualità incoraggia anche i suoi impiegati a contribuire. E tu, hai mai cercato aiuto tra le persone che lavorano con te?

5. Il tuo blog è connesso con il tuo sito? Se arrivo su una pagina del tuo blog, devo poter risalire facilmente al tuo sito web aziendale e al tuo brand. Setta il tuo blog come subdominio (blog.hubspot.com) o come una pagina del tuo sito corporate (pennamontata.com/blog). Come suggerisce Mike, oltre a ciò, fai in modo che l’aspetto generale del blog leghi col tuo sito e che risulti facile per gli utenti trovare anche i tuoi prodotti/servizi.

6. Riesco a far compiere altre azioni ai lettori oltre a leggere il post? Con una CTA alla fine di ogni post, puoi far fare al tuo lettore un passo in più verso un rapporto più solido col tuo brand. A iniziare dal basico invito a commentare, puoi creare CTA di varia natura. Come già visto, sul blog HubSpot, molto spesso, alla fine del post il lettore è invitato a scaricare un contenuto correlato gratuito (un ebook, per esempio) e per accedervi viene chiesta la registrazione. Registrazione di fronte a cui non batti ciglio in cambio di una risorsa utile e gratuita. L’aggiunta di una CTA così forte come quelle di HubSpot ha triplicato le lead generate dal blog.

7. Nutri bene il tuo blog? Immagina di cucinare sempre la stessa pietanza per diversi giorni. I tuoi familiari già il secondo giorno penseranno “di nuovo!?!”; il terzo giorno storceranno il naso. Al quarto dì, non si siederanno a tavola e magari andranno a mangiare da un’altra parte. Se ti concentri su un’unica tipologia di post, anche il tuo lettore potrebbe stancarsi e migrare ben presto verso nuovi lidi. Non servire ai tuoi lettori sempre lo stesso brodo: sforzati di creare un mix di contenuti dai gusti più disparati.

Rick Burnes, Director of Product Marketing di HubSpot, in un post intitolato “5 types of posts to feed your business blog” ha deliziosamente categorizzato le diverse tipologie di post del blog di HubSpot attraverso metafore cibarie. Noi ne abbiamo ricavato una gustosa infografica. Eccola qui per te:
5 tipi di post blog
A questo punto, spero tu sia ancora più determinato nel voler creare un blog di qualità per i tuoi lettori. Ma ora dimmi, tu come cerchi di ingolosire i tuoi lettori sul blog? Conosci altri business blog che, come HubSpot, hanno puntato tutto sulla qualità dei contenuti?

Parlaci delle tue esigenze

Con la nostra esperienza, e il nostro supporto consulenziale, capiremo come aiutarti.

Altri articoli