L’impatto dei social network sul posizionamento su Google

L’impatto dei social network sul posizionamento su Google

Da sempre nella comunità SEO si discute su quali possano essere i fattori che influiscono sul posizionamento di un sito, ovvero, se lo vogliamo dire in un modo molto più semplice, in base a cosa Google decide di far salire o meno un sito.

Negli ultimi mesi, molti si stanno chiedendo se l’insieme dei segnali in arrivo dai social media possono o non possono avere un peso per Google. Ecco, noi di Pennamontata abbiamo fatto dei test e, soprattutto, l’abbiamo sperimentato su noi stessi.

Sabato 27 ottobre 2012 abbiamo voluto condividere pubblicamente i nostri risultati alla GT Conference 2012 di Torino, organizzata dalla Gt Idea dell’amico Giorgio Taverniti.

Oltre a condividere con voi le slide presentate sabato, rispondo ad alcune domande che mi hanno fatto sui social.

Non è Seo?

Sono un Seo, non sono evidentemente morto e né ci tengo a morire prematuramente. Questo studio, durato 18 mesi, riguarda la SEO e non ha lo scopo di dimostrare la supremazia dei social media ai danni della SEO. Tutt’altro: è semplicemente l’ennesima dimostrazione che abbiamo diversi strumenti in mano, e che solo usandoli insieme e sapientemente possiamo raggiungere obiettivi sempre più importanti.

Correlazione tra fattori e Seo

Non mi piace il concetto di correlazione tra fattori visibili ed effetti sul posizionamento, anzi, penso che sia una di quelle cose da guru contro cui combatto.
Come puoi vedere nella prima slide, vedo Google come una scatola chiusa con dentro una sorpresa. Molte volte la sorpresa è piacevole, altre lascia l’amaro in bocca. Quello che è importante però è che noi non possiamo aprire la scatola ma solo scuoterla per sentire che rumore fa.

I segnali social sono un fattore di ranking?

La risposta alla domanda “i segnali social sono un fattore di ranking?” purtroppo non la possiamo dare. Tutti i nostri test non ci hanno fornito dei dati che possano confermare o meno in modo inequivocabile tale affermazione. Se osservi la slide 22, vedrai che possiamo ricavare 2 ipotesi:

  • I segnali social sono un fattore di ranking;
  • I segnali social non sono un fattore di ranking ma inducono alla creazione di backlinks ad alto valore per Google.

La Social Seo non è un controsenso

La Social Seo non è un controsenso e non è un mito, perché Pennamontata e tanti altri siti ne sono la prova. Social media e Seo non sono due mondi separati che non c’entrano nulla l’uno con l’altro.

La Seo, o meglio, gli algoritmi dei motori di ricerca, hanno sempre cercato di offrire i migliori risultati alle ricerche delle persone. Per offrire questi risultati hanno preso come metro di giudizio le attività e i comportamenti delle persone che in diversi periodi erano naturali. Quando Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, hanno messo appunto il loro progetto, hanno preso come metro di giudizio per i siti i link che all’epoca i webmaster inserivano sulle loro pagine quando apprezzavano un altro sito.

Oggi questo modo di apprezzare un sito è appannaggio solo dei Seo e dei geek, mentre le persone comuni mostrano i loro gradimenti in altri modi, ovvero partecipando nei social network, condividendo risorse, commentando, etc.

Che Google oggi lo prenda in considerazione, direttamente o indirettamente, come nelle due ipotesi della slide 22, è quindi una cosa del tutto probabile. Dunque, non vedo perché la Social SEO debba essere un controsenso.

 

Condividiamo

Se hai delle domande o dei dati che vuoi condividere insieme a noi scrivi pure nei commenti. L’unico modo di scoprire che sorpresa c’è dentro la scatola è essere in tanti a scuoterla. 😉

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