Come forse saprai – o forse no -, sabato 16 giugno, a Roma, c’è stata la Webreevolution organizzata dalla GT Idea di Giorgio Taverniti. E come forse saprai – o forse no -, ho chiacchierato un poco sul copywriting persuasivo.
 
Ho parlato dei bisogni dell’uomo, di come questi spingano spesso ad acquistare dei prodotti che in realtà non ci occorrono davvero. Di come guidino le nostre scelte. Di come si possano inserire in un copy per migliorare il nostro business.
 
Una cosa ci tengo a sottolineare: parlare di copywriting persuasivo non equivale a parlare di manipolazione. Di inganno, di raggiro. Fa’ bene attenzione a queste parole, mi raccomando. Il copywriting persuasivo è semplicemente un modo emozionale di comunicare qualcosa a qualcuno. Sapere quali sono i bisogni dell’uomo, e applicarli quindi ai nostri testi, non significare giocare sporco. Significa avere una conoscenza approfondita della natura dell’uomo prima, e di quella del prodotto poi, ed essere in grado di miscelare vari ingredienti. Il tutto, ripeto, sempre nell’ottica dell’onestà.
 
Questo concetto, quello dell’onestà, l’ho ripetuto spesso durante il mio discorso. Ho parlato di integrità e di campanello anti-bufala. Le persone, oggi più che mai, sono sveglie, scaltre. Pensare che un cliente sia un imbecille, e che lo si possa fregare, è quanto di più sbagliato un’azienda possa fare. Il cliente è intelligente, molto più di quanto non lo siano i top manager. Bisogna quindi trattarlo come tale e parlare con lui (bada bene, ho scritto “parlare”, non “comunicare”) in maniera onesta.
 
Onestà, integrità, rettitudine: senza questi princìpi, il copywriting persuasivo si riduce a mero inganno. Non è questo ciò di cui ho parlato io e non mi sentirai mai parlare di copywriting persuasivo senza citare anche il famoso trittico. Il copywriting persuasivo buono di cui mi sono fatta, per così dire, portavoce trasmette calore. Aiuta a comunicare in maniera schietta, seppure efficace e originale, persino i nostri difetti. Ci permette di farci conoscere per quello che siamo realmente, valorizzando quanto di positivo abbiamo da offrire.
 
Nelle slide che potrai consultare e scaricare, avrai modo di capire un poco l’essenza del mio discorso sul copywriting persuasivo.