Il mondo (illustre) della scrittura.

Il mondo (illustre) della scrittura.

scrittura

Luciano De Crescenzo

“Io do dei consigli pratici. Incominciamo col dire un paio di cose tragiche che sono: fare lo scrittore è un mestiere da morti di fame. In Italia non credo che arrivino a dieci gli autori che sono in grado di sopravvivere con i proventi di un libro. Tolti Camilleri, la Fallaci, la Tamaro, Umberto Eco, pure io, ecc… gli altri guadagnano pochissimo. La media di tiratura di un libro in Italia è di mille copie. Poi si deve fare un’altra cosa per vivere. O si fa il giornalista o la televisione, ma non basta fare solo lo scrittore.”

 

Mario Rigoni Stern

“Il consiglio principale da dare, è di leggere molto e di leggere i vocabolari. Mi passano per uno scrittore semplice che racconta le cose in maniera lineare, ma è un lavoro che raggiungo perché voglio che tutti mi capiscano e poi cerco di levare le parole in più, di usare le parole più giuste e il più possibile confacenti al mio pensiero.”

 

Andrea De Carlo

“Una cosa ricorrente in molti che scrivono e mi inviano un manoscritto, è l’idea di pubblicare le prime pagine che scrivono. Invece di solito è una cosa lunga, nel senso che si scrive e riscrive un romanzo, e poi deve accadere una sorta di incontro. Perché l’editoria ha un po’ un aspetto informe, ma poi dentro ci sono delle persone. Se uno riesce a trovare quella giusta, può succedere qualcosa, ma la devi prima trovare.”

 

Mauro Covacich

“Io ritengo che si debba tornare a pensare alla scrittura come un bisogno. Tutti coloro che scrivono devono farlo solo se ne sentono la necessità. Spesso delle persone mi danno un manoscritto o mi dicono che stanno scrivendo “un libro”, cioè lo pensano come qualcosa di confezionato, di editorialmente definito. Questo per me è molto strano, nel senso che quando ho scritto le prime cose, non pensavo a scrivere un libro, ma scrivevo ciò che sentivo di dover scrivere e solo in un secondo momento mi è venuto in mente che questo potesse avere anche una forma compiuta editorialmente presentabile. Di conseguenza: non tanto voler dire qualcosa a tutti i costi, ma vedere se si ha qualcosa da dire.”

 

Citazioni prese da Il Filo