Vidi un dì un copywriter viola

Vidi un dì un copywriter viola

seth godin mucca violaSei un copywriter con tanto talento e poche commissioni? Oppure hai un panciuto portfolio, ma non riesci comunque a farti notare? Ti svelo un segreto: hai bisogno di un animale guida molto speciale. Hai bisogno di una Mucca Viola.

No, non sto vaneggiando, se è questo che ti stai chiedendo. Le mucche viola non esistono solo nelle favole, sai? Se impari a riconoscerle, ne vedrai diverse intorno a te. Io l’ho scoperto leggendo il libro Purple Cow del famoso uomo di marketing Seth Godin. E poiché questa lettura si è rivelata un vero e proprio vaso di Pandora, ho deciso di condividerla con chi, come me, si occupa di copywriting.
 
In realtà Purple Cow parla di marketing: una Mucca Viola, infatti, è un prodotto generato da un’azione di marketing brillante, sui generis, e probabilmente rischiosa.
 
Già ti sento contestare: ma allora io cosa centro? Prima di ritornare insoddisfatto sul naming che ti sta facendo impazzire o su quel white paper che ti ha fatto passare la notte in bianco, leggi questo articolo. Sono sicura che quando ritornerai alle “sudate carte” sarai ben contento di aver scoperto come scrive, inventa, produce un copywriter viola.
 
Gli stessi concetti che Godin ha indicato come applicabili a un prodotto, si possono infatti cucire addosso ai professionisti di ogni settore.
 
Un esempio di professionista vestito di viola? Be’, lo stesso Seth Godin è senza ombra di dubbio una grossa grassa Mucca Viola del web marketing.
 

Seth Godin. Professione? Mucca Viola

web marketingEhi copywriter, ma tu lo conosci Seth Godin? Sulla galassia del web marketing, Seth Godin è una sorta di Obi Wan Kenobi; uno che dice cose degne d’essere citate e soprattutto notate. È uno che ci vede lunghissimo, e che ti trasmette il fremito della “marketing-avventura”, la voglia di provare a essere uomini di marketing nuovi e scatenati.
 
Godin è sicuramente il cicerone prescelto da molti web marketer. Semplicemente ha il luccichio delle grandi menti. Quelle che ruminano in continuazione idee. E le condividono.
 
Fondatore della società Yoyodine, del sito Squidoo e del marketing blog più seguito al mondo, con oltre 4.000 post e centinaia di migliaia di lettori, Seth Godin è uno dei più prolifici marketer dei nostri tempi.
 
Seth Godin è un sacerdote della chiesa del cambiamento e il suo pensiero è espresso in modo sintetico ed efficace in questa frase: “la cosa veramente rischiosa è essere prudenti”.
 
Avanti copywriter, so di averti incuriosito. E allora forza, continua a leggere e alla fine di questo articolo avrai già fatto il primo passo per diventare una Mucca Viola.
 

Purple cow: come diventare un “purple COpyWriter”

purple copywriterUn copywriter è sempre alla ricerca di parole nuove e legge, legge, legge… Ma quanto leggiamo? Proprio durante una delle mie incursioni nel web, alla ricerca di materiale con cui nutrire i neuroni, mi è capitato sotto gli occhi questo componimento dell’umorista Gelett Burges intitolato per l’appunto Purple Cow: “Non ho mai visto una mucca viola;/non ho mai sperato di vederne una;/ma posso dirti comunque,/che preferirei vederne una che esserlo”.
 
Tu, copywriter, devi fare esattamente il ragionamento contrario a quello di Burges. Non me ne voglia l’autore se mi prendo la licenza per trasformare l’ultimo verso della sua poesia in “preferirei esserne una che vederla”.
 
Ma come fare a debellare il viola ciano delle tue occhiaie di copywriter insonni e colorarti piuttosto di uno scintillante viola lillà? Semplice: leggendo Purple Cow. Sia chiaro: non si tratta di un noioso manuale (anche perché per essere una vera Mucca Viola più che seguire delle regole dettate, devi crearne delle tue), ma piuttosto di un reportage sul Mucca Viola style.
 
L’intento del libro non è quello di indicarti una strada battuta da percorrere per arrivare a un pascolo di purple cows. Godin vuole fare qualcosa di molto più interessante: predisporre l’uomo di marketing che c’è in te (e ogni copywriter deve essere un po’ uomo di marketing) alla ricerca della tua Mucca Viola.
 
Perché se è vero che “è già stato inventato tutto l’inventabile”, be’, se non vuoi affondare su questa amara sentenza, devi fare di più. Devi trovare quello che gli altri non hanno. Non si tratta tanto di inventare qualcosa di nuovo, quanto di aggiungere un plus valore a quello che già c’è.
 

Ti sei mai chiesto che cosa manca al tuo target? O che cosa non hanno i tuoi concorrenti? Una volta trovata la risposta, avrai trovato la Mucca Viola.

Personalmente, quando leggo un libro, cerco di cogliere le keyword su cui è costruito tutto il discorso. E leggendo Purple Cow, è impossibile non accorgersi che la parola di cui Godin più abusa è remarkable: notevole, straordinario.
 
Partiamo allora proprio da questa “parola guida”.
 

Sii straordinario

Solo ciò che è gratis è straordinario? Assolutamente no. Soprattutto perché, riadattando un pensiero di Pascoli (che parlava di poeti), anche i copywriter pagano l’affitto. Straordinario è un copywriter che faccia dimenticare ai suoi clienti di non avere tempo per ascoltare e soprattutto per acquistare il suo servizio. Straordinario è qualcosa che fa più rumore delle lancette di un orologio.
 
Notevole è un prodotto che scegliamo noi per il cliente, qualcosa che “imponiamo” alla sua attenzione, evitandogli la scelta (per cui non ha tempo).
 
Remarkable è un prodotto che è una Mucca Viola di per sé, non tanto per le scelte di post-produzione (prezzo, promozione, posizionamento, pubblicità…).
 
Hai paura che un prezzo alto possa essere l’ostacolo tra te e il cliente? Se il tuo prodotto ha davvero quel qualcosa di straordinario che prometti, e che nessun altro offre, il prezzo non sarà un fattore determinante per l’acquisto.
 
copywriting sneeze

Fai starnutire

Sei un copywriter di talento, ma un pessimo marketer? Sei ancora convinto che quando pubblicizzi i tuoi servizi tu debba mirare alla massa? Benvenuto nel XXI secolo, e, a proposito, il mercato di massa non esiste più. Oggi devi fare leva su due specifici gruppi del mercato: gli innovatori e gli adottatori precoci. Sono quelle persone che percepiscono per prime il muggito di una Mucca Viola. E, soprattutto, vanno a starnutire la novità in giro, tra amici e conoscenti, favorendo il processo di diffusione.
 
Godin infatti ci rivela un segreto (direi “di Pulcinella” se fossi sicura che se ne siano accorti tutti): il modello di marketing del complesso industriale-televisivo, quello che è proliferato fino a ieri (?) con lo scopo di ammaliare le masse, non funziona più. Le pubblicità attraverso i mass media tradizionali non sortiscono più alcun effetto.
 

Punta sul passaparola

Caro copywriter, sai giocare al “telefono senza fili”? Rispolvera quest’abitudine che hai sicuramente coltivato nella tua infanzia, perché il passaparola è la bacchetta magica del marketing. È il più antico e potente strumento di diffusione di un’idea. Dobbiamo capire quali sono le sue potenzialità e sfruttarle al massimo.
 
Dobbiamo riuscire a creare rumors: mettere così tanto brio nella nostra idea da far sì che valga la pena spendere più di due parole (o anche due, l’importante è che siano quelle giuste) su di noi, mentre si beve una tazza di caffè in compagnia.
 
ricerca copywriter

Trova il tuo otaku

Copywriter, annota questa parola sul tuo taccuino: otaku. Non senti che bel suono? L’otaku è l’appassionato per antonomasia. Un otaku non si limita a dire “wow” quando gli si para davanti una Mucca Viola. L’otaku cerca la Mucca Viola, le dà la caccia. Se i nostri otaku sono anche starnutituri, abbiamo fatto centro.
 
Devi spremere le tue meningi per trovare il modo di attirare otaku intorno al tuo brand. Magari i tuoi seguaci non saranno clienti, ma addetti ai lavori come te. Ti terranno d’occhio per diversi motivi: per spiare la concorrenza, ma anche perché ti ritengono una fonte autorevole di consigli, spunti, idee. E se non sono “rosikotaku” potrebbero condividerti e commentarti. Questo ti darà la possibilità di migliorarti e creerà comunque un flusso verso il tuo marchio, dandoti quindi visibilità. Se gli sei davvero piaciuto, potrebbero addirittura parlare di te a potenziali clienti.
 

Chiedi il permesso

Cosa pensi di un’azienda che ti subissa la posta di mail, peraltro senza che tu ne abbia fatto richiesta? Non me lo dire, so bene a quale epiteto stai pensando. Prima di far piovere lettere di vendita e quant’altro nella posta dei potenziali clienti, assicurati di avere il permesso. Permesso che loro stessi devono darti.
 
Seth Godin lo ha chiamato Permission Marketing (tra l’altro titolo di un altro suo libro). Se siamo riusciti ad attirare l’interesse dei clienti, il permesso non tarderà ad arrivare. Ad esempio, saranno loro stessi a richiedere di ricevere una newsletter che li aggiorni sulle nostre novità.
 
diffusione idee per copywriter

Diffondi il verbo… o il virus

Copywriter, qui devi trasformarti in un Super Saiyan e sprigionare la tua “onda energetica” creativa! Una volta progettata la tua bella Mucca Viola (e stabilito il tuo target), quello che devi fare è trovare un modo facile, e ancora una volta straordinario, per far traghettare il messaggio dagli starnutitori alla tanto agognata massa. Devi confezionare un’ideavirus: un’idea che si diffonda più o meno velocemente e che colpisca laddove arriva.
 
Sai cosa ha fatto Seth Godin per pubblicizzare il suo libro? L’ha inviato a chi ne ha fatto richiesta usando come pacco una confezione di latte. Questo sì che è stile.
 
Perché non pensi anche tu alla tua ideavirus? Tra l’altro è un esercizio creativo molto stimolante, non credi?
 
Che cosa deduciamo da tutto ciò collega copywriter? Due sono le “formule apriti sesamo”: copywriter straordinario, straordinaria diffusione.
 

Dieci regole viola per “copywriter viola-to-be”

Ecco l’elenco delle mie dieci regole fondamentali che ho stilato dopo aver letto il libro Purple Cow. Qual è la più importante per te?

  • Il cambiamento è sexy;
  • sii prode, non prudente;
  • ricorda: la parola magica non è noto ma notevole;
  • non vendere mutandoni della nonna se la gente preferisce i tanga;
  • spia il “nemico” e vendi quello che lui non ha;
  • trova la tua nicchia di follower;
  • toc – toc: chiedi il permesso;
  • sii innovativo, ma ricorda che tutti devono poter comprendere il tuo prodotto;
  • fa’ in modo che il prodotto sia la pubblicità di sé stesso;
  • crea un “web marketing-whisperer”.

 

Quelle grosse grasse Mucche Viola

purple cow copywriterNel suo libro, Seth Godin chiama a testimoniare alcune delle mucche più viola del mercato mondiale. Da Ikea a Starbucks, dalla Apple a Google: ognuna di queste grandi aziende ha trovato il proprio “fattore P(urple)” e ne ha tratto enormi vantaggi.
 
Ciascuno di questi brand ha seguito una strada diversa per arrivare alla Mucca Viola. La caratteristica comune è l’aver trovato una strategia di marketing che curasse il prodotto a 360°: dall’ideazione al packaging, dal design alla distribuzione. Perché un uomo di marketing di oggi, come sottolinea Godin, deve essere come una matrioska. Deve contenere mille figure in una.
 
E tu, l’hai mai vista una Mucca Viola? Dicci quale prodotto/servizio che conosci è per te una Mucca Viola doc. E se l’articolo ti è piaciuto, starnutiscilo in giro… Sii un “copywriter-sneezer”: condividere è viola.