Chiudi gli occhi. Immagina di passeggiare a New York sulla Fifth Avenue. Cammina che ti ricammina, vedi un enorme negozio di scarpe. È tuuuutto in saldo. Entri e chiedi alla commessa quelle décolleté color magenta numero 37 (o un paio di sneaker, o mocassini o quel che vuoi) con cui è stato amore a prima vista. Lei ti guarda e ti risponde: “No, non abbiamo il numero che sta cercando”. Poi si gira e se ne va.
Senti più la delusione che scotta o il fastidio che irrita?
Questo è quello che provano gli utenti davanti alla pagina 404. Credo che se le aziende vedessero le espressioni delle persone di fronte al messaggio Not Found. The requested document was not found on this server, dedicherebbero attenzione alla pagina di errore.
Già, la pagina 404 è importante quanto le altre pagine del sito. Anzi, forse ancora di più. È proprio qui che l’utente va recuperato con un bel “Mi dispiace, non abbiamo un 37 di questo modello, ma possiamo aiutarla a trovare qualcosa di simile”.
Quando le persone atterrano sulla pagina 404 si sentono perse. Il tuo compito è tranquillizzarle e non farle scappare dal tuo sito. E, se sei proprio bravo, puoi anche strappargli un sorriso e uno screenshot. A me è successo con le pagine che ti mostro in questo post.
Come si realizza una pagina 404 creativa e usabile? Scopriamolo insieme.
Pagine 404: le indicazioni di Google
Tanto per cominciare, ti consiglio di seguire alla lettera le indicazioni del padrone di casa Mr. Google. Qui te le spiego una per una e ti mostro degli esempi di pagine 404 italiane che danno retta a Big. G.
Cominciamo.
Sii chiaro e divertente
Come prima cosa, Google ci invita a mettere le cose in chiaro: fai capire subito all’utente che la pagina che cerca non è stata trovata. Fallo senza giri di parole e senza accozzaglie di termini tecnici.
All’utente non interessa che il server non ha trovato l’url perché forse è stata spostata e bla bla bla…. Gli stai parlando in aramaico. E a Google, e agli utenti, l’aramaico non piace.
Gli piace questo, invece.
Come dargli torto? È chiaro, semplice e divertente.
Il look and feel deve essere coerente
Sì, devi dire all’utente che la pagina che cerca non è stata trovata, ma devi anche fargli capire un’altra cosa: quella pagina non c’è, ma tutto il resto del sito sì. Per farlo puoi giocare con il prodotto.
Guarda come ha fatto Lavazza.
Vedendo la tazzina di caffè, l’utente capisce subito di essere ancora nel sito giusto. L’idea è divertente e il copy è coerente e allo stesso tempo originale.
Lavazza non solo strappa un sorriso all’utente, ma lo mette in condizione di tornare a esplorare il sito grazie al menù di navigazione.
Trasforma la pagina 404 in un’opportunità
“Quando si chiude una porta si apre un portone”. Hai mai sentito questo detto? Ecco, è ora di applicarlo alla tua pagina di errore.
Google suggerisce di inserire nella pagina 404 i link agli articoli più visitati del sito e un link alla home page. Per noi di Pennamontata quello che dice Google è legge. E infatti…
Secondo Google Analytics il blog è uno dei nostri punti di forza. Così, sulla nostra 404, trovi i link all’archivio e agli articoli più recenti.
Lo scopo principale è far sì che l’utente non esca dal sito, quindi abbiamo messo in bella vista anche la barra di ricerca.
Una pagina 404 da non imitare, invece, è quella di Tiffany. E, credimi, non avrei mai pensato di criticare Tiffany in vita mia.
La pagina 404 del brand simbolo della Fifth Avenue non ci dà altre possibilità se non quella di acquistare. Quando si clicca sul pulsante Acquista ora, inoltre, non si arriva all’e-commerce, ma si è rimandati all’home page.
Nonostante io ami il brand, una pagina 404 così focalizzata alla vendita e poco al customer care non te la consiglio nemmeno se hai la brand awareness di Tiffany.
Dai la possibilità di fare segnalazioni
Tutti noi ci preoccupiamo che i link interni al sito funzionino, ma sai bene che qualcosa può sempre andare storto. Soprattutto se lavori per un giornale online dove i contenuti sono aggiornati di continuo.
In questo caso Google ti suggerisce di fornire agli utenti un metodo per segnalare link inaccessibili.
Guarda come fa l’ANSA.
Non indicizzare la tua pagina 404
Hai seguito alla lettera tutte le indicazioni di Google e la tua pagina 404 è personalizzata e usabile. Bel lavoro, ma non indicizzarla.
Una pagina 404, per quanto curata, è comunque una pagina di errore che può essere visualizzata dagli utenti tante volte, e per tanti motivi diversi: l’url digitata male, la pagina cercata che non esiste più o è stata spostata etc.
Per evitare che la pagina 404 venga letta dall’algoritmo, Google dice di “controllare che il server web restituisca il codice di stato HTTP 404”. Non chiedetemi nel dettaglio come si fa: Dio benedica i programmatori!
10 (+1) consigli di Pennamontata
Qui a Pennamontata consideriamo la pagina 404 contenuto, per questo ci sforziamo di sfornare pagine di errore creative.
Per scrivere questo articolo ho controllato circa un centinaio di pagine 404 italiane. Ho constatato, a malincuore, che a differenza dei brand inglesi o americani le aziende nostrane non sono molto attente alla pagina di errore. Grave errore!
Per invertire la tendenza, e per trasformare la tua 404 in una pagina creativa e usabile, ecco qualche dritta:
1. Cura il copy, gioca con le parole e fai sempre riferimento al prodotto come fa Lavazza.
2. La creatività non deve mai andare a discapito dell’usabilità. Guarda Vittoria. Non è la pagina più creativa del mondo, ma grazie alla barra di ricerca è di sicuro usabile.
3. Rispetta il tone of voice aziendale, ma ricordati che sulla 404 puoi anche lasciarti andare a un po’ all’ironia.
4. Nel copy non dare la colpa all’utente: “Forse hai digitato un url sbagliato…”. Se puoi evita.
5. Utilizza la stessa palette di colori del sito.
6. Evita gli scroll.
7. Non hai idee? Prova a giocare con un elemento del tuo logo. Ad esempio nel tuo logo è presente una sveglia? Disegnala con gli ingranaggi rotti.
8. Se sei un’azienda che lavora nel settore alimentare non usare l’uovo come key visual. Lo fanno già in molti tra cui Buitoni, Vicenzi e persino Terranova, che non ha nulla a che fare con la cucina.
9. Nel copy evita la parola Ops. È super inflazionata.
10. Se il sito è in italiano, non fare la pagina 404 in inglese. Nemmeno se sei Inglesina.
11. Sì, puoi promuovere un tuo prodotto sulla pagina 404, ma devi farlo con intelligenza. Guarda come fa Tissot.
Sei arrivato fin quaggiù? Meriti un premio. Ho creato per te un album Facebook con le pagine 404 italiane più creative trovate in giro per il web. Se ne incontri altre, segnalamele: sarò felice di inserirle nella collezione.
Ora scappo. Devo assolutamente trovare online una décolleté magenta.
Noooooooo!