I difetti, di solito, tendiamo a tenerli per noi. Le donne nascondono le occhiaie con chili di correttore (quello aranciato che Clio Make Up usa su qualunque tipo d’incarnato). Gli uomini tengono la barba incolta per camuffare i segni dell’acne giovanile. Le aziende usano communication strategist cazzuti come Futura Pagano per spegnere flame con stile.
Ognuno, insomma, fa quel che può per celare piccole-grandi magagne. Come mi trovo spesso a ripetere durante i corsi di formazione per copywriter, è meglio dire la verità. Aspetta, non voglio dire che tu debba sbandierare le tue occhiaie, i segni dell’acne o il malcontento dei clienti. Credo, però, occorra essere onesti perché se non è oggi è domani: la verità viene sempre a galla. Tanto vale partire in vantaggio e sfruttare i tuoi contro per creare una comunicazione originale.
Sappi che esiste un modo per essere sinceri senza sputtanarsi. Un modo per essere onesti e far breccia anche nel cuore dei più diffidenti. È proprio di questo modo che voglio parlarti oggi nel post che stai leggendo.
Faccio così schifo che ti piacerò. Storia dell’hotel Hans Brinker Budget Hotel di Amsterdam
Una delle corsiste Yummy Writing mi ha segnalato il sito di un hotel olandese: l’Hans Brinker Budget Hotel di Amsterdam. Sono rimasta di stucco di fronte alla genialità della comunicazione adottata.
La comunicazione degli hotel, di solito, è pomposa, autocelebrativa, quasi fastidiosa. Ci hai mai fatto caso? Tutti i testi sono pressappoco uguali. “Camere accoglienti”, “Comfort di prima scelta”, “Arredi funzionali ed eleganti”: la spersonalizzazione più completa.
Adesso, devi sapere che è possibile dare una personalità a tutti i testi. Sì, proprio così. Ne abbiamo parlato qui, assieme a Francesca, facendo riferimento ai testi pubblicitari dell’agenzia funebre (sì, funebre) Taffo di Roma. Certo, dare una voce originale ai contenuti non è semplice. Bisogna:
- creare un registro linguistico ad hoc;
- utilizzare forme lessicali tarate in base al registro di cui sopra;
- elaborare una comunicazione circolare.
Ti assicuro che lo sforzo vale la candela.
Questo lavoro di ricerca e personalizzazione del copy lo ha fatto egregiamente il copywriter che ha scritto i testi per l’Hans, condendoli con del negative approach. Guarda un po’ che roba.
Quali sono i punti cardine della strategia comunicativa dell’Hans? Eccolo qui:
- puntare tutto sull’umorismo. Ti dico che faccio schifo, letteralmente, ma te lo dico in maniera così originale e simpatica da incuriosirti come una bertuccia;
- trasformare la curiosità nella CTA. Una volta che ti ho “agganciato” con i miei testi divertenti e irriverenti, trasformo la curiosità nella leva all’acquisto;
- creare una comunicazione multisoggetto. Non solo copy: se ti piacciono i miei testi, amerai anche le mie mini-campagne. Uno spasso.
Cosa puoi fare tu di simile all’Hans
Se il tuo agriturismo, il tuo ristorante, il tuo bed&breakfast o il tuo e-commerce (la lista potrebbe essere chilometrica) hanno una pecca, non nasconderla. Prima che se ne accorga il cliente – perché se ne accorgerà, #sallo -, diglielo tu. Come ti dicevo all’inizio, puoi riuscire addirittura a sfruttare a tuo vantaggio le magagne. Sappi che se le nasconderai, e salteranno all’occhio delle persone, non potrai far altro che “metterci le pezze sopra”. E questo non è proprio un buon modo di fare marketing.
Sii onesto e se non hai la fortuna di avere un copywriter come quello dell’Hans, né vuoi provare a chiamare me per i tuoi testi, be’ allora ecco cosa puoi fare:
- parla subito del tuo “problema”. Non lasciarlo alla fine. Esponilo con chiarezza e onestà;
- se riesci, vesti il tuo problema. Dagli un aspetto originale, curioso, divertente. È la parte più difficile, quindi prenditi del tempo per ragiornarci su;
- subito dopo aver parlato della tua mancanza, esponi subito i tuoi plus. A differenza dell’Hans, che sembrerebbe non avere pro, tu ce li avrai di certo. Vero? 😉 Tirali fuori e fa’ in modo che superino i contro;
- ricorri all’utilizzo di fotografie dei plus. Una fotografia, in certi casi, vale più di mille parole. Sii originale anche negli scatti, non solo nei testi.
Bernbach rules…
Ci ricordano gli amici Roberta Zanella e Alessandro Aino che questa tecnica particolare è stata adottata tanti anni fa dall’illustre Bernbach per la pubblicità Avis. Guarda un po’ qui.
Conoscevi il caso dell’Hans Brinker Budget Hotel di Amsterdam? Che ne pensi?