Generazione N: comunicazione gentile, digital e valori

Il 9 marzo 2020 era il giorno del mio compleanno, a.k.a. il giorno in cui è iniziato il lockdown in Italia. Auguri! Da quel momento, nella mia vita e in quella di tantissime persone, sono cambiate molte cose. Il 9 marzo sono invecchiata di un anno, ma è come se ne avessi vissuti 10 in una manciata di mesi.

Impauriti, frastornati, smarriti. In poche settimane abbiamo resettato la nostra vita e progettato una nuova realtà in cui ora siamo immersi. Siamo cambiati noi, è cambiato il nostro rapporto con la tecnologia, si sono modificate abitudini di consumo e relazioni con i brand. Ci siamo trasformati talmente tanto che c’è chi parla della nascita di una nuova generazione di consumatori: la Generazione N. Te la voglio raccontare qui. (altro…)

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[Guida] Mission, vision e valori aziendali. Come scriverli e comunicarli in modo potente

Come creare la mission aziendale? Come scrivere la vision aziendale? Come comunicare i valori aziendali?

Su mission, vision e valori piovono domande. Ed è un bene, dal momento che stiamo parlando di tre vitali tasselli del business e della comunicazione. Anche noi ci siamo posti un bel po’ di domande, soprattutto sul loro ruolo e sulla loro trasmissione all’interno dell’azienda.

Ne è venuta fuori una guida, che condividiamo qui in forma di PDF: “Mission, vision e valori. Come scriverli e comunicarli in modo potente”.

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Crisis management. Parole e azioni dal potere “kintsugico”

C’è un vaso colmo di colori, immagini, spot, campagne, promesse e belle parole, prodotti buoni e servizi utili. C’è un vaso pieno così, e questo vaso è in equilibrio precario su una mensola altissima, così alta che il collo non riesce a sostenere la testa affinché possa contemplare il vaso altissimo, in altissimo. (altro…)

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Cos’è il content marketing, a cosa serve e chi lo fa bene

Possiamo dirlo. Come content marketer, ce l’abbiamo fatta: abbiamo convinto le aziende dell’importanza dei contenuti. E oggi, dai contenuti, siamo letteralmente sommersi. Così, se prima dovevamo fare bene, ora dobbiamo fare meglio. Ed è proprio quando ci prepariamo a fare un salto in alto (o in avanti, scegli l’immagine che ti garba di più) che bisogna fermarsi e tornare alle basi. Serve a ricordarci perché facciamo ciò che facciamo e come possiamo farlo meglio, appunto. È qui, è ora, che dobbiamo tornare a chiederci: ma che cos’è il content marketing? (altro…)

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Il primo webinar di Pennamontata

La faremo breve.

Ci giriamo attorno da “solamente” 10 anni, ma alla fine eccoci, eccoci al primo webinar firmato Pennamontata.

Abbiamo deciso di fare qualcosa in linea con la nostra natura: divulgare col sorriso, e con la personalità che ormai conoscete e ci riconoscete; parlare di copywriting e comunicazione in maniera leggera, ma non superficiale; mostrarvi esempi concreti e riflettere, assieme, per migliorare ogni giorno il nostro approccio alla scrittura. (altro…)

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La “spinta gentile” che mitiga i bias cognitivi in azienda

Nel nostro post della scorsa settimana, Giulia ha parlato degli stereotipi nella comunicazione pubblicitaria: schemi mentali che popolano l’immaginario collettivo e che ci restituiscono un’immagine distorta della realtà.

Così come nella pubblicità, anche nelle aziende gli stereotipi sono alla base di valutazioni e scelte sbagliate, perché basate su una lettura falsata della situazione.
Le decisioni sbagliate in azienda possono fare molto male. Investimenti errati, potenziale inespresso delle risorse umane, una leadership debole: sono solo alcune delle conseguenze nefaste di cattive scelte.

Ci sono tanti motivi alla base di questi errori; in questo post voglio mostrarti quelli che risiedono nel nostro cervello, facendo un’incursione nella neuroeconomia e nelle scienze comportamentali.
Ma c’è una buona notizia: ti parlerò anche di come evitare gli errori di valutazione e costruire un ambiente di lavoro orientato alla valorizzazione delle risorse e alla crescita. (altro…)

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Perché nelle guide di stile il tono di voce è sempre bistrattato?

Ascolta “Copywriting” su Spreaker.

Il titolo di questo post è una domanda retorica, ovvero non (vi) sto davvero chiedendo perché il tono di voce è costantemente bistrattato all’interno delle guide di stile aziendali. No. Vi sto dicendo che il tono di voce è costantemente bistrattato all’interno delle guide di stile aziendali. Fine.

Partendo quindi da questo assunto – che presto vi dimostrerò esser tale con diverse prove a supporto – vorrei provare a ragionare con voi su questa cavolata titanica commessa da quasi tutte le aziende. Sì, anche da quelle grandi e “serie”. (altro…)

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Plastismo. Se lo riconosci… lo cancelli

Qui ti parlo delle “parole di plastica”, quelle che inquinano l’italiano e che minacciano l’efficacia della nostra comunicazione. Quelle che è doveroso evitare quando scrivi – soprattutto se sei un copywriter! – ed è bene limitare quando parli. Per evitarle, però, devi conoscerle. Ti invito a leggere questo articolo, dove troverai diversi cliché linguistici che, ci scommetto, conoscerai molto bene.

Ho deciso di scrivere un articolo sulle espressioni da usare il meno possibile quando si scrive o si parla: aggettivi inflazionati, formule astratte, tormentoni, strafalcioni. Insomma: plastismi della lingua. Questo articolo è iniziato con una lista, da cui è scaturita, a cornice, una piccola riflessione. Una riflessione che – ci tengo a precisarlo – non è di una linguista, ma di un’umile copywriter che ogni giorno si arrabatta con la lingua italiana, cercando di non farle troppi sgarbi.

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Riscrivere: consigli pratici per editing migliori

Che succede quando il tuo editor… sei tu? Perché se sei un copywriter freelance non hai alternativa; e se lavori in agenzia non sempre è possibile sottoporre il tuo lavoro all’attenzione di un altro copy. Succede che bisogna imparare a cavarsela da soli. E succede anche che, mentre fai editing, impari un sacco di cose sulla scrittura…

Importante: prima di proseguire nella lettura di questo articolo, procurati uno scalpello e un grande masso (chi di noi non ne ha uno in casa?). Ok, siamo pronti a scolpire nella pietra questa verità granitica: per essere bravi copywriter bisogna essere eccellenti editor di sé stessi. Attenzione a non fare refusi, mi raccomando, ché correggere potrebbe essere un tantino difficile in questo caso.

A dire la verità correggere i propri testi – e non solo per eliminare quei sadici mostriciattoli dei refusi – è sempre un’operazione ostica. Ma accidenti quante cose ti insegna! Ecco perché ho pensato potesse essere utile scrivere questo articolo sull’editing o, meglio, sull’auto-editing. (altro…)

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Il modello organizzativo di Netflix: il caso di un successo

Come si risolve in azienda la contrapposizione tra libertà dei dipendenti e necessità di controllo su di loro? Il modello organizzativo di Netflix offre una possibile soluzione, una libertà all’interno di un quadro di riferimento chiaro che guida i dipendenti nell’organizzazione, senza opprimerli. In questo post analizziamo i punti chiave del modello e l’importanza di dotarsi di un documento strategico così efficace.

Nell’agosto del 2009, Reed Hastings, CEO di Netflix, decise di rendere pubblica una presentazione in PowerPoint di 125 slide.

Quella presentazione si chiamava Freedom and Responsibility e, secondo Sheryl Sandberg (COO di Facebook), è uno dei documenti più importanti mai usciti dalla Silicon Valley. Quanto sei curioso di sapere di cosa si trattava? (altro…)

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Comunicazione sociale: case history di Nike

Cosa spinge un brand ad avventurarsi in una rischiosa campagna di comunicazione sociale? Quando è uscita l’ultima campagna Nike me lo sono chiesta anche io. Su Twitter guardavo i video delle persone che bruciavano le scarpe del brand e, da cuor di leone quale sono, mi chiedevo “ma chi ve l’ha fatto fare?”. Era solo questione di tempo e poi avrei trovato risposta a questa domanda. La risposta è qui, in questo articolo, quindi se ti va di scoprirla leggilo.

Le storie dei brand che si schierano mi hanno sempre affascinato molto, specie quelle che si trasformano in epica e raccontano di eroi, grandi imprese e coraggio. Nelle ultime settimane, ho seguito con passione e curiosità la controversa campagna Nike. Da quando è uscita ne sono successe di tutti i colori. Qui voglio prenderla come caso studio e ragionare sul perché sono sempre di più i brand che prendono una posizione su temi sociali, nonostante si tratti di un’operazione delicata e rischiosa. Anzi, forse è il caso di iniziare proprio da qui. (altro…)

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