Questo articolo è una chiamata alle penne e al buon senso. Parleremo di una mostruosità contro cui serrare i ranghi e muoversi coesi. Come? Combattendola tutti i santi giorni con il nostro lavoro.
Parliamo di pubblicità sessista e dei suoi tipici ingredienti:
- doppi sensi a sfondo sessuale da far accapponare la pelle;
- stereotipi di genere della peggior specie;
- corpi oggettificati – per lo più femminili.*
Gli esempi sono superflui ma, se avete deciso di fare un’incursione nell’horror pubblicitario, basta fare una veloce ricerca in rete per trovarne a bizzeffe. Se, invece, avete ben presente di cosa stiamo parlando, continuate a leggere. (altro…)