Joseph Sugarman è un vero genio per quello che riguarda il copywriting e la scrittura di “copy that sells”, ossia testi che vendono. Nel suo magistrale “The Adweek Copywriting Handbook” snocciola ben 15 assiomi che ogni copywriter dovrebbe tatuarsi in fronte. Ok, non esageriamo. Vi basterà trascriverli o fotocopiarli e tenerli sempre in bella mostra.
Tanto per stuzzicare la vostra curiosità, cercherò di tradurre (adattare) al meglio i primi 7 assiomi di copywriting.
Assioma 1: Il copywriting è un processo mentale, il buon esito dell’operazione che riflette la somma totale di tutte le tue esperienze, la tua specifica conoscenza e la capacità mentale di far tua quella certa informazione e trasferirla su un foglio di carta con lo scopo di vendere un prodotto o un servizio.
Assioma 2: Tutti gli elementi che compongono una pubblicità sono prima di tutto progettati per uno scopo e uno soltanto: portarti a leggere la prima frase del copy.
Assioma 3: Il solo scopo della prima frase in una pubblicità è quello di portarti a leggere quella successiva.
Assioma 4: Il layout della tua pubblicità e i primissimi paragrafi devono creare il giusto “business environment”, il più favorevole possibile per la vendita del tuo prodotto o servizio.
Assioma 5: Porta il lettore a dirti di sì e a essere sulla stessa lunghezza d’onda di quello che esprimi nelle tue frasi, accurate e veritiere, mentre legge il copy che hai redatto.
Assioma 6: Chi ti legge dovrebbe sentirsi così invischiato nella lettura da staccarsi dal tuo copy solo quando l’ha terminato. Proprio come se stesse scendendo giù da uno “scivolo scivoloso”.
Assioma 7: Mentre cerchi di risolvere un problema, non innalzare davanti a te dei muri che in realtà non ci sono.
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