Non basta leggere e rileggere qualcosa prima di cliccare sul tasto “Pubblica”. Non basta misurare le parole, tenere sott’occhio il proprio team, soppesare ogni singola frase. Non basta appellarsi alla stella buona per scongiurare l’epic fail del mese o dell’anno come il brand X. L’errore è sempre dietro l’angolo. Allora, proviamo a imparare da quello del (brand) vicino per cercare di non ripeterlo. Proviamo a studiare dei piani di contingenza e best practice per evitare, laddove possibile, o sedare la temuta “crisi”.
Un e-book sul crisis management per imparare dagli altri
Personalmente, ogni volta che un brand fa uno scivolone, quello che faccio è studiare ciò che decide di fare poi. Non guardo tanto alla natura dell’errore, ma alla reazione del pubblico e alla risposta dell’azienda. Perché sono consapevole che nel lavoro, come nella vita, si possa sbagliare.
Per questo motivo mi è venuta in mente l’idea di scrivere un e-book snello, e pieno di tip, sul crisis management. Un e-book GRATUITO che potesse raccogliere non tanto storici epic fail, quanto le azioni scelte dai brand per rispondere a critiche, attacchi e arginare la crisi. I casi studio che ci troverai dentro sono datati, ma la lezione che ne puoi trarre è sempre attuale.
Ho analizzato, nello specifico, 5 casi: MIUR, Groupalia, Il Giornale, Barilla e Nestlé. Ciascun caso è diviso in: introduzione, la pietra dello scandalo, la risposta del brand e takeaway. Prezioso è stato l’aiuto di Emanuela Zaccone di AIDA Monitoring, che chiude la pubblicazione con una raccolta finale di consigli.