Brief: tutto quello che gli altri non ti dicono

Brief: tutto quello che gli altri non ti dicono

Che un progetto di comunicazione parte dal brief lo sai già, come sai che sul web le domande del documento le trovi un po’ dappertutto. Ma forse non sai come ottenere dal cliente risposte concrete e come trasformare queste informazioni in una strategia di comunicazione condivisa. Ecco, qui ti svelo il metodo Pennamontata per stilare brief funzionali, e in più potrai scaricare il nostro modello di brief creativo.

Hai letto il titolo dell’articolo e speri di trovare in queste righe la guida definitiva al brief perfetto. Be’, sarò sincera, non la troverai qui, come non la troverai da nessun’altra parte. Per un semplice motivo: non esiste. Esiste però il buon senso nel comporre un brief che vada incontro al cliente.

In questo post ti mostrerò come realizzare un buon documento che non sia fatto di domande scopiazzate qua e là sul web. Inoltre, dato che a Natale siamo tutti più buoni (figurati noi!), ho anche una sorpresa per te che “scarterai” a fine post.

Ora andiamo al sodo.

Col metodo brief Pennamontata riuscirai a:

  • ottimizzare i tempi;
  • evitare risposte incomplete o inutili;
  • elaborare al meglio le risposte del cliente.

Già, perché sai bene che anche quando credi di aver inviato un buon brief, spesso a non essere esaustive sono le risposte dell’azienda.
Ma d’altronde…

Brief vignetta

E adesso mettiamoci a lavoro. Come? Così.

Come strutturare il brief

Il brief raccoglie tutte le informazioni per realizzare un progetto di comunicazione che soddisfi le esigenze del cliente. È da lui, quindi, che inizia il lavoro di copywriting. Senza brief non si va da nessuna parte o, peggio ancora, si va da quella sbagliata.

In questo articolo non ti elencherò tutte le domande da inserire in un brief perché il testo cambia a seconda del cliente e del progetto. Quello che farò, invece, è illustrarti i passaggi per realizzare un brief funzionale.
Una volta capito il metodo, comporne uno specifico per ogni piano di comunicazione sarà semplice.

Brief: la struttura che ti fa guadagnare tempo

La prima cosa che devi fare è trovare i temi principali del progetto e, per ogni tema, porre domande mirate.
Ecco un brevissimo esempio su un progetto di copywriting.

Le domande del brief

Come evitare risposte incomplete o inutili

Avrai capito che “sincerità” è la parola chiave di questo post. Devo quindi prepararti alle possibili difficoltà che incontrerai quando il cliente ti invierà il brief compilato.
Potresti trovare risposte prolisse, come 20 pagine scritte in Arial corpo 6 o, peggio, risposte incomplete.
Molti clienti, infatti, vivono il brief come una specie d’interrogatorio. Per metterli a loro agio, alterna domande aperte a domande blindate.

Ecco 2 esempi.

Le domande blindate del brief

Lavorando in questo modo arginerai il più possibile le risposte inutili, come quella volta che alla domanda: “Quali sono i limiti del servizio?”, ci hanno risposto: “Non ce ne sono. Il nostro servizio è sicuramente il migliore di tutti”.

Come elaborare le risposte del brief

Bene, hai inviato il brief e il cliente ha risposto. Ora puoi cominciare a studiare una strategia di comunicazione? No, mancano ancora dei passaggi:

  • Per prima cosa leggi bene il brief. Almeno due o tre volte.
  • Studia il sentiment che ruota intorno al brand. Perché? Perché la maggior parte delle volte il brief ti restituisce informazioni sulla brand identity ma non sulla brand image. E tu hai bisogno di conoscere anche quest’ultima. Solo dopo aver capito come gli utenti sul web parlano del cliente, deciderai se cavalcare determinate onde, se invertire la rotta, quali sono le parole da evitare e quelle su cui far leva. Per un’analisi approfondita puoi usare diversi tool: Social mention ti aiuta a capire come si parla del brand sui social; Fanpage Karma è uno strumento che analizza la pagina Facebook del brand, e ti mostra anche le parole che hanno creato più engagement e i post più popolari. Con Google Alert, invece, puoi creare degli avvisi che riceverai via email ogni volta che il nome del brand verrà citato sul web.
  • Crea una mappa mentale per fissare i punti chiave del progetto e, di conseguenza, realizzare una strategia di comunicazione efficace.
  • Realizza un brief creativo da condividere con i colleghi e con il cliente. Quest’ultimo punto è opzionale, ma è anche il mio preferito. 🙂

Cos’è un brief creativo? Te lo spiego subito.

Cos’è il brief creativo

Il brief creativo è la mappa mentale, strategica e organizzativa del progetto. Condiviso con i colleghi, evita lunghi e confusionari flussi di email, e consente a tutti, cliente compreso, di avere sott’occhio il nuovo piano di comunicazione, la strategia, gli obiettivi e le scadenze.

Il brief creativo quindi:

  • riassume le pagine del brief conoscitivo;
  • ti aiuta a mettere in ordine le idee;
  • è utile quando hai a che fare con progetti articolati.

So cosa stai pensando: “Bello, ma non ho tempo per farlo”. Non preoccuparti, ci ha pensato Pennamontata.

E adesso meno disperazione e più unicorni per tutti!

Risorse correlate:
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Vito Morano
Il mestiere di scrivere

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