Mi immagino un copywriter. Uno che magari lo è solo nell’animo e ancora non nella pratica. Uno che sogna di campare con la scrittura. Uno che si pone miriadi di domande, che trova qualche risposta, che resta con un sacco di dubbi.
Mi immagino un secondo copywriter. Uno che lavora già da diverso tempo nel mondo della scrittura. Uno che continua ad avere delle domande a cui non trova risposta. Uno che ama condividere la sua esperienza cercando, magari, di aiutare un altro copywriter ad avere le idee più chiare sull’universo copywriting.
Che tu sia il primo, o il secondo tipo di copywriter, poco importa: questo post, ispirato al libro Every Writer Needs a Tribe, è dedicato a te.
Leggerai di 5 dure verità sulla scrittura e potrai aggiungerne nei commenti una tua.
1. Non conta tanto quello che conosci, ma chi conosci
Se pensi di lavorare nel mondo del web writing chiudendoti a riccio, torna sui tuoi passi. Essere web copywriter significa crearsi attorno un network di persone. Dai follower piccini picciò agli influencer. Significa colloquiare con loro, far loro qualche favore, chiederne a tua volta.
Il bello di tutto questo è che hai la possibilità di farlo senza doverti ridurre a zerbino. Pensi di farcela?
E a proposito di conoscenze. Lascia che ti suggerisca qualche persona da followare al volo su Twitter:
- Marco Fossati, un copywriter con la C maiuscola. Fonte inesauribile di dritte.
- Luisa Carrada, di lei posso dire solo: un nome, una garanzia.
- Giorgio Taverniti, perché un web copywriter deve per forza interessarsi di SEO. E la SEO e Giorgio sono come Cip e Ciop.
- Futura Pagano, digital pr e communication strategist da paura.
- Roberta Zanella, per avere chicche sulla scrittura e farsi due risate di puro gusto con le sue uscite pomeridiane
- Riccardo Esposito, web copywriter con un blog super aggiornato.
- Beatrice Niciarelli, anche lei copywriter. Preparata e sempre sul pezzo.
- Asi Claypool, social media strategist. Dolce, simpatica e bloggiferissima.
- Brand Invasion, un gruppo davvero ok, specializzato in social media marketing.
- Veronica Gentili, con le sue preziose perle sul web marketing.
- E, dulcis in fundo, il team Pennamontata, con Valerio Notarfrancesco e Francesca Mattia. Il primo super SEO; la seconda, mia pupilla copy junior.
2. Essere bravi non è abbastanza
Sei un bravo copywriter e credi di riuscire a spaccare dal giorno alla notte? Mi dispiace rompere l’idillio, ma torna sul pianeta Terra. Essere bravi non è abbastanza. Il tuo talento non ti renderà un affermato web copywriter. O, meglio, non sarà solo la bravura la chiave di accesso al successo.
Adesso, prima che si sollevi un polverone, lascia che mi spieghi meglio. Di copywriter bravi – più di te e di me – ce ne sono. E ce ne sono davvero un mucchio. Per emergere non ti basterà la tua penna eccelsa. Dovrai distinguerti, creare attorno a te il famoso network di cui sopra, lavorare duro. Ti servirà del tempo, quindi sii lungimirante.
3. Scrivere è semplice, ma è difficile eccellere
Tutti scriviamo: lo impariamo a fare sin da bambini. Siamo tutti capaci di formulare delle frasi di senso compiuto. Sono in pochi, però, quelli che nell’arte della scrittura sanno eccellere.
Per distinguerti dal marasma di articolisti, web writer ed editor vari, devi eccellere. Devi dimostrare che sai scrivere in modo diverso, unico. L’ideale sarebbe riuscire a ottenere l’effetto WOW! “Wow, questo copywriter sì che sa scrivere!”.
4. Preparati a sgobbare
Forse questo non te lo dirà nessuno. O forse già lo sai. Il lavoro di copywriter è duro e si inizia a farlo partendo dal basso. Vuoi sapere come ho iniziato io? Con stage non retribuiti. Con piccolissime collaborazioni che mi fruttavano, per 10 ore di lavoro al giorno, un massimo di 300 euro.
Quello che consiglio sempre io è di non svendersi mai. Non svalutare mai il tuo lavoro, anche se sei agli inizi. Rifiuta le offerte di 0,50 cent. ad articolo, ma accetta le proposte di collaborazione gratuite che possono offrirti davvero della visibilità. A ogni modo, cerca sempre di porti un limite.
Non lo nego: agli inizi anche io ho collaborato gratuitamente. Ho però selezionato le varie proposte e scelto quelle che mi avrebbero aiutato ad arricchire il mio curriculum, all’epoca vuoto come il mio frigorifero al rientro dalle ferie. Se hai paura di farti un mazzo tanto, forse il lavoro di copywriter non fa al caso tuo. Ma se sei disposto a sgobbare e a fare il lavoro che ami, allora non perdere tempo. Io dico sempre “Se ti senti un copywriter, allora sei già un copywriter”.
5. Dimenticati gli orari
In agenzia di comunicazione, se stacchi alle 18,30 ti sentirai dire: “Per caso oggi hai deciso di fare mezza giornata?”. Quando lavori da solo, te lo dirai da te. A me, per esempio, capita spesso di dover lavorare anche una volta tornata a casa (cerco di impedirmelo, ché avrei una famiglia…), anche fino a molto tardi. Per non parlare poi dei fine settimana, che non di rado destino alla correzione di bozze.
Insomma, sia da dipendente sia da freelance, sappi che avrai orari elastici come dei collant.
Qual è la tua verità?
Adesso che hai letto di 5 verità alquanto scomode, toglimi uno sfizio, dài: scrivi nei commenti la tua sesta dura verità sulla scrittura.
Aspetto curiosa il tuo contributo.