Corso Seo per Copywriter: oltre il testo

Corso Seo per Copywriter: oltre il testo

Oltre al Testo: copywriting e seo
Riprendiamo il nostro corso seo per copywriter dopo il lungo ponte festivo, così siamo tutti più riposati e freschi. Nel precedente capitolo abbiamo visto come ottimizzare il testo sia per il pubblico che legge sia per Google.

Abbiamo visto come usare le parole chiave all’interno del testo, dove usarle, quanto usarle, e l’importanza degli Heading tags (h1, h2, h3, ecc. ecc.).
 

Oggi invece vedremo:

  • Formattazione speciale
  • Paragrafi
  • Link interni
  • Effetto hub: link in uscita
  • Immagini
  • Atri elementi multimediali
  • Condivisione e riprova sociale.

 

Formattazione speciale

formatazione del testo speciale
Per formattazione speciale si intende qualunque formato di stile applicato ad alcune parole o paragrafi in modo che si discosti visivamente dal resto del testo.
Alcuni esempi di formattazione sono:

  • grassetto
  • italico (corsivo)
  • colore del carattere
  • colore di sfondo del paragrafo
  • dimensione del carattere.

 
Ci sono dei modi per formattare il testo che, oltre a dare uno stacco visivo, comunicano ai motori di ricerca che le parole evidenziate in quel modo sono più importanti delle altre.
Ad esempio uno di questi modi è applicare il grassetto ad alcune parole usando il tag strong.
Fa’ attenzione però: se abusi di questa tecnica e metti sempre tutte le tue parole chiave in grassetto usando il tag strong rendi il testo poco leggibile. Inoltre Google, nella migliore delle ipotesi, non considererà più importanti queste parole. Potrebbe addirittura penalizzare il tuo articolo e non è certo quello che vuoi, giusto?
 

Paragrafi

Nella scrittura i paragrafi rappresentano un blocco logico di testo che desideriamo considerare nella sua interezza.
Creiamo un nuovo paragrafo per dare uno stacco o introdurre una nuova idea.
Lo stesso discorso lo fanno gli algoritmi di Google, solo che sono meno abili di noi essere umani a riconoscere i paragrafi. Quindi, quando puoi, aiuta Google a leggere nel modo migliore i tuoi testi e i tuoi paragrafi.
Il problema è creato dai cms che inseriscono paragrafi magari là dove tu non volevi farlo.
Quindi controlla sempre la versione html della pagina, anzi, con il tempo, usa solo l’editor html perché ti renderai conto che la maggior parte delle volte devi intervenire per sistemare gli interventi non voluti dei vari editor. Perché, si sa, gli editor non sono così tanto intelligenti. Molto meglio un copywriter in carne e ossa.
 
In html, un paragrafo corretto inizia con il tag

e finisce con il tag

Immagini, link, ancore e altri elementi multimediali vanno tutti dentro il paragrafo.
 

Link interni

link interni
I link interni sono un elemento chiave perché permettono al pubblico di poter raggiungere tutte le pagine del sito, approfondire gli argomenti, cercare altre notizie correlate o prodotti simili.
Inoltre alcuni link “di servizio” dovrebbero sempre essere a portata di mano, come ad esempio i link alla home page, alle condizioni contrattuali, alla privacy e così via.
I link interni sono fondamentali quindi anche per Google perché permettono al motore di ricerca di scendere in tutte le pagine, leggerne il contenuto e indicizzarle.
Più è grosso il sito e più sarà importante avere una buona struttura di link interni.
 
Nel tuo lavoro da copywriter, sempre in accordo con il piano SEO, dovrai inserire all’interno degli articolo link ad altre pagine del sito che possono essere utili al pubblico.
Possono essere articoli scritti in precedenza, pagine di un glossario (come Wikipedia ad esempio), pagine di un prodotto se stai scrivendo articoli di un blog collegato a un e-commerce.
 

Effetto hub: link in uscita

Similmente ai link interni, anche i link in uscita, cioè link verso altri siti, sono ugualmente importanti perché forniscono un ulteriore approfondimento non disponibile sul proprio sito. Chi legge sicuramente apprezza questo sforzo di fornire un’informazione precisa, completa ed esaustiva.
Anche Google di conseguenza apprezza e premia se fornisci dei validi link in uscita.
Ovviamente, il sito che citi deve essere di ottima qualità e non deve essere in concorrenza diretta con il tuo. Questo, non tanto per una questione SEO ma per ovvi motivi commerciali.
Non esagerare nel numero di link perché una pagina dove ogni parola è un link esterno diventa illeggibile.
 
NB: Fai aprire i link in uscita in una nuova finestra in modo che il tuo articolo rimanga sempre visibile sullo sfondo. Basta impostare il target blank.
 
 

Immagini

Gioconda
A nessuno piace leggere interi “muri di parole”, soprattutto sul web dove la lettura è più difficile rispetto alla carta.
Ecco perché è importante spezzare il testo e corredarlo di immagini. Le immagini, infatti, aiutano la comprensione, alleggeriscono la visione, divertono e danno un’ulteriore dimensione al testo.
Le immagini devono ovviamente essere di buona qualità perché una foto piccolissima e sgranata dà solo fastidio e non agevola affatto la lettura.
Per ottimizzare le immagini per Google scegli quindi foto non troppo compresse ma allo stesso tempo non troppo pesanti perché altrimenti la pagina sarà più lenta a caricarsi. E ormai sappiamo bene che prestazioni sono un importante fattore di ranking per Google.
Insomma, devi trovare il punto di equilibrio tra compressione e qualità.
Se è possible poi, cerca di usare sempre immagini o foto originali. Anche se oggi non esiste nessun problema di contenuti duplicati per quanto riguarda le immagini, non è detto che un domani Google non applichi lo stesso principio di penalizzazione che oggi è riservato solo al testo trovato uguale su più siti. 
Comunque per il pubblico vedere sempre la stessa immagine legata a un argomento non è né emozionante né coinvolgente.
 
Dai un nome descrittivo alla tua immagine. Usa pure parole chiave, se ha senso. Se stai scrivendo un articolo sui pinguini e vuoi mettere una foto che ritrae i simpatici pennuti, chiama questa foto pinguini-simpatici-animali.jpg e non DSC200012-jpg.
 
Utilizza il tag alt per descrivere l’immagine usando gli stessi suggerimenti che abbiamo visto per il tag title: quindi non riempire il tag alt con un elenco di keywords.
 
Per ottimizzare un’immagine per Google è molto importante il testo che la circonda. Quindi inserisci l’immagine all’interno di un paragrafo che la descrive oppure usa una didascalia.
 

Atri elementi multimediali

Così come le immagini danno un’ulteriore dimensione alle idee raccontate con il testo, così anche gli altri elementi multimediali contribuiscono a rendere l’esperienza per il nostro pubblico più coinvolgente, ricca, profonda ed emozionante.
Tra gli altri elementi multimediali un posto d’onore spetta sicuramente ai video.
Se hai la possibilità di inserire un video fallo. Sicuramente farai felice chi legge e di conseguenza anche Google.
 
Altre forme multimediali molto apprezzate dal pubblico sono:

  • le slide
  • le infografiche
  • i widget come ad esempio le mappe interattive di Google
  • altri widget interattivi, ecc. ecc.

 

Condivisione e riprova sociale

Alla gente piace condividere ciò che apprezza, quindi facilita questo compito.
Da un lato il tuo grafico avrà studiato la migliore disposizione dei pulsanti e dei widget dei social network all’interno del template, dall’altro, tu cerca quando è possibile di invitare il lettore a condividere l’articolo.
Immagina che stai inserendo una CALL TO ACTION il cui unico scopo è far condividere o votare la pagina sui social network. Ovviamente, fa’ attenzione a non sovrastare l’eventuale CALL TO ACTION principale.
 
Ti è mai capitato di dover scegliere un ristorante o una pizzeria in una città che non conosci?
Entreresti più volentieri in un locale dove c’è già della gente che mangia soddisfatta e sorridente oppure in un locale vuoto e desolato?
Ecco, la condivisione sociale può avere anche lo stesso effetto.
Se la pagina ha già ricevuto degli apprezzamenti sarà molto più invitante per i nuovi lettori che vi arrivano.
 

Conclusione e anteprima delle prossime lezioni

Prossima lezione del corso seo per copywriter

 
Nelle prossime lezioni vedremo:

  • Pensare per le persone oppure pensare per gli algoritmi di Google?
  • Google e i nuovi algoritmi: cosa cambia per i copywriter
  • Google Panda
  • Google Freshness
  • Google Penguin
  • Google Authorship
  • Rich Snippet
  • Le domande da porsi
  • Le cose da non fare
  • Come misurare il gradimento di un articolo.

 

Se hai domande, scrivimi pure qui sotto nei commenti, nella fanpage Pennamontata oppure su Google Plus.
 

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