Da copywriter australiana a copywriter italiani. Ecco i consigli di Belinda

Da copywriter australiana a copywriter italiani. Ecco i consigli di Belinda

Non sono mai stata in Australia: so che è bellissima, ma anche lontanissima. Molto bellissima, troppo lontanissima. In compenso, però, conosco una brava copywriter australiana. Lei si chiama Belinda Weaver. Ha un incredibile ciuffo rosso ma, soprattutto, un incredibile blog: The Copy Detective. Le ho chiesto un’intervista, e la SEO copywriter australiana Belinda mi ha risposto di sì. Anzi, di yes.

Non mi dilungo tanto, anche perché mentre stai leggendo questa introduzione hai già buttato un occhio al fondo e ti sei reso conto che questo è un post bello ciccioso. Ora ti lascio a Belinda. Io e te ci rivediamo alla fine, ok?

[valefalci]Ciao Belinda, grazie per averci regalato un po’ del tuo tempo. Prima di tutto, raccontaci di come hai iniziato la tua carriera da copywriter. Qual è il tuo percorso professionale?[/valefalci]
[belinda]Sono un’esperta di marketing per il commercio e, nella maggior parte dei ruoli che ho ricoperto, mi sono trovata a essere – se non l’unica – una delle poche risorse del settore marketing. Questo significava elaborare una strategia di marketing prima ancora di attuarla. Così, con il copywriting avevo a che fare ogni giorno. Ho iniziato a dedicarmi al copywriting quando io e mio marito abbiamo deciso di metter su famiglia. Abitiamo a un’ora da Melbourne e tremavo all’idea di dover lasciare mio figlio a uno sconosciuto e affrontare poi, ogni giorno, 2 ore di viaggio.

Sentivo che il copywriting era la mia strada e credevo di potercela fare. Così, mi sono iscritta a un corso di copywriting per affinare le mie capacità, poi ho cercato di capire come mettermi in proprio e gestire la mia attività. Venendo dal marketing sono stata avvantaggiata in questa fase, ma ho anche dovuto imparare a gestire i conti e a garantire al cliente un ottimo servizio. Il servizio clienti per me è sempre stato fondamentale ed è legato a molti aspetti del mio lavoro – come inviare un lecca-lecca ai clienti che pagano la fattura in tempo
(ndr: Wow, che idea!)
[/belinda]
[valefalci]Dando per scontato l’importanza della creatività nel lavoro di un copywriter, quali strumenti consideri fondamentali?[/valefalci]
[belinda]Credo sia importante separare la creatività dalla produttività. La creatività conta molto, ma la mia è potenziata dal fatto che non lavoro in ufficio.

Sono piuttosto fissata con la produttività e sono estremamente organizzata: utilizzo molti strumenti per semplificare il mio lavoro. La maggior parte di questi mi aiutano dal punto di vista della memoria, perché più scrivo, meno ricordo le cose. Per me un task manager è essenziale: mi permette di non dimenticare mai quello che devo fare durante il giorno. Mi aiuta anche a focalizzare il tempo sui compiti più importanti. Ecco, questo aspetto è la chiave per essere più efficiente nel mio lavoro.

Questi sono gli strumenti che uso:

  • WunderList come task manager;
  • Dropbox per poter accedere ai file dei miei progetti ovunque mi trovi;
  • un CRM per gestire le comunicazioni con i clienti. Mi affido a CapsuleCRM, ma ce ne sono tanti altri. Registro i miei appunti mentre sono al telefono, posso vedere le e-mail che ho spedito, tener traccia dei progetti, etc. etc. Per ogni cliente, CapsuleCMR mi dà tutte le voci che mi occorrono, così non devo lambiccarmi il cervello a cercarle;
  • la Tecnica del Pomodoro, che consiste nell’utilizzare un timer per 25 mn e lavorare su task specifici senza distrazioni. Si è molto più produttivi quando non si controllano e-mail e social ogni 10 minuti! Io ho un piccolo timer sulla mia scrivania che mi dice quando iniziare e quando fermarmi.

Utilizzo molti altri strumenti, ma questi sono i 4 che uso più spesso, ogni giorno.[/belinda]
[valefalci]Questa è la tipica domanda di un copywriter alle prime armi: come fai a quotare i tuoi lavori? Come sei arrivata a stabilire il miglior prezzo per i tuoi servizi di copywriting?[/valefalci]
[belinda]Il pricing è una tematica che valuto di continuo, perché non è dettata da regole vere e proprie. La chiave è stabilire un prezzo che indichi il valore della tua offerta – perché c’è un profondo legame tra il valore percepito e il prezzo – e un prezzo che reputi onesto. Una volta mi è stato consigliato di prendere il prezzo che reputavo onesto, e poi rincararlo del 25% in quanto probabilmente il primo era troppo basso. Penso sia un ottimo consiglio. Se ogni preventivo che spedisci è un contratto chiuso, probabilmente i tuoi prezzi sono troppo bassi.

Dal punto di vista del processo, io faccio un prezzo per progetto. Ho una tariffa oraria che si basa sul tempo stimato per ogni progetto (una pagina web, un blog post, una brochure, etc.), dal brief iniziale passando per lo step della ricerca fino ai vari passaggi di revisione. Moltiplico quindi le ore stimate per la tariffa oraria e poi aggiungo qualche ora extra se penso che quel progetto possa richiedermi più lavoro (come nel caso in cui il settore di interesse sia una piccola nicchia e io debba effettuare più ricerche). Alcuni copywriter quotano a parte il brief, la ricerca, le revisioni, ma trovo questo metodo un po’ troppo complicato.

Aggiungo un punto: non condivido il mio “listino” in quanto farlo darebbe vita a una sorta di comparazione basata su numeri del tutto arbitrari. Un altro copywriter potrebbe avere un compenso orario inferiore, ma impiegare il doppio del tempo per svolgere un lavoro. È il prezzo finale quello che conta davvero.[/belinda]
[valefalci]Quali sono i passaggi che ti portano dall’ideazione alla creazione di un post?[/valefalci]
[belinda]Tutto inizia da un’idea. Io ho un piccolo file dove archivio argomenti, tematiche, headline. È un’ottima risorsa e mi aiuta a non preoccuparmi mai di cosa scrivere. Le idee mi vengono quando sono in giro, quando chiacchiero con qualcuno sui social network o dai commenti su un mio post. È importante ascoltare e capire ciò che le persone vogliono imparare e ciò che vogliono da te. Dopodiché penso alle persone per cui sto scrivendo e a ciò che può spingerle ad aver bisogno di leggere il mio post. Questo mi porta a dar forma al lato emozionale dell’articolo. Considero anche l’idea chiave del post. Potrei voler ispirare le persone, o mostrar loro come fare qualcosa: avere l’obiettivo chiaro in mente mi aiuta a concentrarmi ed evitare così post lunghi, articolati, inutili.

Per questo spendo qualche minuto per pianificare bene il post. Vorrei poter dire di far così per ciascun articolo, ma a volte salto i primi step e mi butto a capofitto nella scrittura. Una volta soddisfatta del risultato, lascio il post lì per qualche giorno e ci ritorno a mente lucida per cogliere meglio carenze di logica o fluidità di lettura. Quando mi reputo felice di come ho scritto il tutto, lo invio alla mia correttrice di bozze. Sono una pessima correttrice di bozze, quindi lascio questa parte del lavoro a un professionista.

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[valefalci]Come bilanci, nei tuoi post, SEO e qualità per il lettore?[/valefalci]
[belinda]Fare questa cosa è molto più semplice di quanto non si pensi. Il segreto è scrivere prima per il lettore, poi ottimizzare il copy per i motori di ricerca. Se scrivi contenuti SEO da diverso tempo cominci a ottimizzare d’istinto mentre li elabori, ma il focus sulla SEO non dovrebbe essere mai nella prima bozza. Dopotutto, un buon posizionamento sui motori di ricerca è inutile se non riesci a connetterti con il lettore. Di solito termino il processo di scrittura leggendo il testo ad alta voce. Se l’utilizzo che ho fatto delle keyword risulta goffo, edito.[/belinda]
[valefalci]Puoi dirci qual è, secondo te, il consiglio più importante per creare contenuti davvero validi?[/valefalci]
[belinda]Be’ questa è una domanda piuttosto difficile poiché entrano in gioco un mucchio di fattori quando si scrive per il web. Penso che la base per scrivere bene qualunque tipo di contenuto sia quella di pensare alla propria audience. Cercare di capire quali sono le paure, i sogni e i desideri più segreti del lettore. Quando riesci a raggiungere qualcuno a livello emotivo, la connessione è più forte di qualunque aspetto logico o funzionale.

Ma se dovessi dare un consiglio solo, quello n. 1 per scrivere contenuti web è questo: scrivi in modo colloquiale. Il web copy è una conversazione nella quale non sei realmente presente: per questo è importante far sentire le persone davvero coinvolte. Scrivere come si parla – piuttosto che snocciolare un saggio formale – è il miglior primo passo.[/belinda]
[valefalci]Puoi suggerirci dei libri che i copywriter dovrebbero assolutamente leggere?[/valefalci]
[belinda]Mi dispiace, ma in questo non posso essere molto utile perché non ho imparato dai libri. Imparo le cose facendole, quindi quando ho bisogno di apprendere tecniche di copywriting più specifiche partecipo a corsi di scrittura. I libri che leggo adesso sono più focalizzati sulla produttività e creatività. È importante continuare a imparare, quindi consiglio a tutti di non smettere di leggere.

Detto questo, parlando di SEO copywriting raccomando sempre l’e-book di Glenn Murray. Per me è stato un ottimo punto di partenza per imparare la SEO applicata al copywriting e non è affatto datato.[/belinda]
[valefalci]Parliamo di promozione. Come promuovi Belinda, copywriter freelance? Quale canale ti fa ottenere più contatti da parte dei clienti?[/valefalci]
[belinda]Il content marketing è il cuore pulsante di tutta la mia promozione ed è la ragione per la quale, da quasi un anno, sono in 5a posizione nella serp di Google. Come molti dei tuoi lettori sapranno, il content marketing è la tecnica che consiste nel creare e condividere gratuitamente contenuti rilevanti, ricchi di informazioni e interessanti per il lettore. Non mi sono mai sentita a mio agio nei panni del “venditore”, quindi l’idea di aiutare le persone e guadagnare così la loro fiducia ha rappresentato per me la soluzione ideale. Questo si è tradotto in un blog settimanale – The Copy Detective -, guest post regolari su siti autorevoli, condivisione di presentazioni, social media marketing. Ho anche iniziato a creare alcuni video con la CopyWrite Matters TV. [/belinda]
[valefalci]Nei prossimi 6 mesi, quali saranno secondo te i più grandi cambiamenti nel copywriting?[/valefalci]
[belinda]Non credo ci saranno cambiamenti epocali ma, dato che il marketing si sta spostando sul web, il SEO copywriting sta diventando sempre più un elemento assodato nel ventaglio di skill di un web copywriter. Capire come funzionano i motori di ricerca, e a quali segnali questi guardano, sarà essenziale così come capire come smuovere l’audience sul fronte motivazione.[/belinda]

Oh, eccoci qui. Sei arrivato fino alla fine e sono felice di ciò come se i capelli mi fossero ricresciuti di 20 cm e il girovita diminuito di altrettanti 20. Che poi, diciamocelo, dall’esperienza di Belinda possiamo davvero imparare qualcosa. Ah, se ti iscrivi al blog di Belinda, la nostra amica copywriter ti invierà un utile cheat sheet per il tuo lavoro. Che fai, te lo vuoi perdere?