Mentre scrivo spero sia passata l’era in cui bisognava ricordare di non aprire su Facebook un profilo personale invece di una pagina aziendale, così come mi auguro che qualcuno ti abbia già detto di non trasformare la tua fan page in una colonia felina. Detto ciò, quello che voglio fare insieme a te – a te che stai muovendo i primi passi nella gestione di una fan page – è passare in rassegna alcuni errori che forse stai ancora commettendo dal punto di vista copy e visual.
Forse stai sbagliando perché ancora non ti sono ben chiare le dinamiche di Facebook, oppure perché hai scelto di esserci solo per via dei concorrenti o, ancora, perché ti stai ispirando a modelli sbagliati. La lista potrebbe andare avanti, ma la smetto qui.
D’altronde, se stai leggendo questo post, probabilmente è perché vuoi migliorare la tua presenza sul social di Zuckerberg, e con questa tua decisione hai già fatto un piccolo passo in avanti (e un grande balzo per la “FacebookUmanità”).
Adesso facciamo due passi assieme tra i Facebook-errori in cui stai ancora inciampando.
Non stai utilizzando le immagini
Dell’importanza delle immagini per l’engagement se n’è accorto Facebook stesso, tanto che da alcuni mesi le dimensioni dei post contenenti link sono aumentate di 8 volte (4 su mobile) e l’immagine di anteprima non si visualizza più come semplice miniatura.
Facebook è un social visivo. I tuoi fan vogliono letteralmente vedere i tuoi contenuti. D’altronde, come ci ricorda Valentina con Heidi Cohen in questo post, “l’83% dell’apprendimento è visivo”.
Se oggi ti sei svegliato un po’ San Tommaso e hai bisogno di altre prove del valore delle immagini su Facebook, eccoti due dati evidenziati dal report dal Social Rich Media Benchmark Report 2013 di ShopIgniter (che puoi scaricare qui). Come vedi i post organici con foto sono quelli che riportano un più alto CTR e i post a pagamento con foto generano un più elevato tasso di engagement.
Insomma, se non stai sfruttando il potenziale delle immagini sulla tua fan page, be’, sì, stai commettendo un errore.
Voglio darti un paio di consigli per migliorare la visualizzazione delle tue immagini:
- carica foto in .png per evitare che Facebook, comprimendole, ne rovini la qualità;
- dopo aver caricato un’immagine su Facebook, puoi modificare la sua posizione. Nella foto qui sotto ti faccio vedere il comando su cui cliccare.
I copy-errori da mettere alla porta
Da copywriter voglio farti notare alcuni errori che forse stai commettendo nel condividere i tuoi contenuti.
Troppe parole
Mi capita ancora di vedere sulla mia timeline post accompagnati da fiumi di parole. Sappi che proprio come cantavano i Jalisse i fiumi di parole “ci portano via” e non “prima o poi”, ma ora. Diversi studi quotano i 90 caratteri come lunghezza ideale. Questo, a meno che tu non decida di utilizzare la tua pagina Facebook come una sorta di blog, come fa – con successo – Mari Smith, una delle più grandi esperte di Facebook marketing.
Spargere refusi come se non ci fosse un domani
Te lo giuro, giurin giurello, che non è una cosa che ti faccio notare solo perché sono una copywriter. Ma davvero non puoi far cascare un refuso ogni due parole. Personalmente, la mia fiducia cala in modo vertiginoso. Essere su una piattaforma dalla natura “friendly” come Facebook non giustifica la totale assenza di cura delle cose che scrivi. Per favore, metici più atteznione (notato niente?).
#Usare #hashtag #senza #criterio
Dopo un’iniziale diffidenza, l’hashtag ha preso piede anche su Facebook. In alcuni casi, però, ha preso il sopravvento. Condividere post con valanghe di hashtag non è solo brutto da vedere, ma secondo alcune ricerche è anche controproducente. Questo qui sotto è il risultato di uno studio di EdgeRank Checker sull’uso degli hashtag su Facebook.
Allora, come comportarti con questi benedetti hashtag? Ecco 3 possibilità:
- Utilizzarli e integrarli all’interno del post senza esagerare (max. 2);
- Inserirli a fondo post (come fa la già citata Mari Smith);
- Non utilizzarli e rinunciare a eventuali futuri vantaggi per il social graph.
Siamo giunti alla fine della nostra passeggiata tra gli errori copy e visual che ora non dovresti più commettere.
Ma sono molte altre le insidie della “f” più famosa al mondo. Per questo la prossima settimana ritorneremo sull’argomento con altri consigli e un utilissimo tool che ti aiuterà a controllare la qualità delle tue pubblicazioni. Non perdertelo!
[si ringrazia @criboavida per la segnalazione del refuso StrongBow]