Il cliente che più più amo

Il cliente che più più amo

cliente perfetto copywriterTutti i clienti so’ piezz’e core.
 
C’è il cliente a cui hai dato il numero di cellulare e ti chiama alle sette di mattina (se stai leggendo, sì dico a te, non sentirti troppo in colpa. Tanto hai chiamato Valerio, mica me!). C’è quello che devi rincorrere per farti pagare e persino quello che ti rincorre per pagarti, perché tu ti sei dimenticata di inviargli la fattura. C’è quello che sparisce, a differenza della mia cellulite, appena gli hai inviato il lavoro. C’è quello che il concorrente ti soffia da sotto il naso “perché lui mi fa pagare di meno”. C’è persino quello che non avresti mai voluto avere, ma che adesso hai. C’è quello che ti ringrazia per le cose più piccole che fai e quello che non si accorge nemmeno di quelle più grandi.
 
A tutti voglio indistintamente “bene”. Un bene virgolettato, ché io di bene ne voglio solo a mia mamma quando mi prepara la coda alla vaccinara, a mio papà quando mi abbraccia, a mio marito quando non mi ruba il cuscino, al cane dei miei quando mi fa le feste, a Pennamongatta (la nuova micia che si è stabilizzata nel giardino dell’ufficio), a un paio di amiche, a un paio di amici, alla Fornero quando metterà tra la lista degli esodati salvi mio padre e gli altri 20 ehm 40 ehm 600 ehm forse 200 mila altri esodati, al barista che riesce a farmi un latte macchiato né troppo chiaro né troppo scuro, alla commessa che mi fa notare quando un vestito non mi sta bene e mi evita di buttare soldi nel cesso, alla vecchina che mi tira un bacio quando mi fermo sulle strisce pedonali, a mia nonna che è diventata una stella e a Francesca, quando per scrivere un articolo ci mette meno di 3 ore. Insomma, non posso volere bene a tutti io.
 

Tutti i clienti so piezz’e core ma tu…

Ma – e quando inizio una frase con un “ma” tu già ne percepisci l’importanza -, c’è un cliente che più più amo. E stavolta non virgoletto.
 
Il cliente che più più amo è quello che mi chiama e mi dice: “Valentina, stai facendo un ottimo lavoro. Lo sai che con i tuoi articoli/post/annunci stampa/siti web e razzivari ho trovato un sacco di clienti?”. Lo hai già capito: è il cliente che condivide. Il cliente che sa rendere partecipe il fornitore (sia esso un copywriter, un SEO, un marketer, un consulente di branding e via discorrendo) dei successi ottenuti grazie ai servizi acquistati. Insomma, per farla semplice, il cliente che ti dice grazie, perché con te sta spaccando.
 
Nella fanpage di Pennamontata ho lanciato un sondaggino per capire quale fosse il tuo cliente ideale. Quello che più più ami TU.
 
Oggi vorrei saperne qualcosa in più. Raccontami del cliente che più più ami e di quello che – pur essendo un piezz’e core – mal digerisci. Aspetto curioserrima tue nuove.