Immagini per blog post. Oltre alle banane stock c’è di più

Immagini per blog post. Oltre alle banane stock c’è di più

In un blog post, le immagini possono fare la differenza. Soprattutto se strizzano l’occhio al testo, se aggiungono valore alla comunicazione apportando nuove informazioni. Oggi ti parlerò delle varie tipologie di immagini che puoi usare nei tuoi articoli: illustrazioni, grafici, fumetti, screenshot, elementi embeddati e foto stock. Sì, ti parlerò anche di foto stock; ti spiegherò come usarle in modo non banane, ehm… banale nella tua comunicazione.

Bang! Bang!
L’uomo con la banana-pistola colpisce ancora.

Foto stock banana puahTi chiedi come sia possibile ritrovartelo in un post sul content marketing, eppure eccotelo qui. Lui e la sua banana gialla a ricordarti che… la SEO è morta. Ah, ma eccolo di nuovo! Stavolta in un post sull’estetica. Lui e la sua banana gialla a ricordarti che… l’estate si avvicina e devi spicciarti. Devi metterti subito subito a dieta. Toh! Rieccotelo ancora. Ora, sempre lui e la sua banana gialla fanno capolino in un post sull’alimentazione. Perché il potassio fa bene, eh. Si può scherzare su tutto, tranne che sul potassio. E sulle banane-pistola, ovvio.

Ammettilo: quante volte ti sei imbattuto in questa immagine anche tu? E quante volte ti sei chiesto cosa ci azzeccasse col contenuto del post?

Se non vuoi propinare ai tuoi lettori le solite banane-pistola, resta qui con me: oggi scoprirai come aggiungere utilità ed estetica ai tuoi blog post con 6 tipi di immagini.

1. Grafici e tabelle

Le immagini possono aiutare a ridurre la quantità di testo in una pagina. È il caso dei grafici e delle tabelle, il perfetto esempio di come un’immagine possa raccogliere tante informazioni e farle fruire con più velocità e facilità.

Guarda eMarketer. Nei suoi post questo tipo di immagine non manca quasi mai. Mi permetto però di raccomandarti una cosa: cerca di evitare quello che definisco “visual francobollo”. Preferisci sempre le immagini a tutta larghezza; evita gli allineamenti a destra/sinistra.

grafici post emarketer

Puoi realizzare diversi tipi di grafici: statici, come quelli di eMarketer, o animati. Su AmCharts, per esempio, puoi realizzarne di interattivi – cosa non proprio alla portata di tutti. Sallo.

Non interattivi, ma animati? Vai di GIF. Ed ecco il risultato che puoi ottenere.

via GIPHY

via GIPHY

Statici, senza bisogno di saper usare programmi di grafica? Prova questo software per realizzare grafici a torta. Per dovere di cronaca ti avviso: ha dei limiti oggettivi – ad esempio non puoi modificare il font.

2. Foto stock

Dovevo inserire le foto stock in questo elenco, ma lo farò a modo mio. Non ti consiglierò mai di usare la foto dell’uomo con la banana-pistola tanto per riempire la pagina con un visual. E non lo farò anche perché la Nielsen Norman Group, in ennemila studi, ha dimostrato come le foto stock non apportino valore al contenuto della pagina, non risultino informative, e vengano quindi ignorate. Qui, per esempio, puoi leggere quello che scrive Jakob Nielsen sulle foto come contenuto web.

Usare una foto per fini puramente estetici è inutile. Anzi, il lettore fa di tutto pur di non guardare l’immagine di archivio che cerchi di propinargli.

Detto ciò, capisco anche che non sia sempre possibile utilizzare foto originali, per tutta una serie di motivi. Ecco quindi i miei consigli per usare al meglio le foto stock.

Stock, ma a tema.
Cerca foto stock a tema. Se parli di content marketing, evita l’uomo banana. Ti prego!

Usa un visual coerente, come nel caso del post qui sotto preso dal blog di Davide Bertozzi.

Davide Bertozzi blog

Stock, in un format.
Cerca di creare un format grafico, pur usando foto stock. Guarda per esempio come viene trattato il visual del blog di Auxilia Finance. Le foto, tranne nel caso delle interviste, sono stock ma sono inserite all’interno di un format grafico che va a caratterizzare l’immagine del brand.

Visual stock Auxilia Finance

Anche Valentina Vandilli gestisce le foto stock con un suo format, meno complesso del precedente ma comunque riconoscibile. Prendi spunto pure da lei.

Valentina Vandilli blog

Stock, col colore del brand.
Un’altra soluzione è quella di usare foto stock e inserire un elemento cromatico che rimandi al colore del brand. Un po’ come fa Studio Controzzi, che sceglie come dominante di colore l’arancione. E non a caso.

Studio Controzzi blog

Stock, con filtro.
Ultima strada che mi sento di consigliarti per dare personalità anche alle foto stock è questa: crea un filtro e usa sempre quello per le tue foto.

Il filtro va scelto in base alla tua comunicazione: puoi usarne uno colorato, magari del colore del brand, oppure uno che dia carattere all’immagine, come un drama per esempio.

Vedi la scelta di Nike, qui sotto, presa dalle sue brand guidelines.
Brand Guidelines Nike

Insomma, stock sì. Ma con senno.

3. Immagini personalizzate

L’originalità è la strada da preferire. Ma non sempre c’è budget. Non sempre c’è tempo. Non sempre ci sono predisposizione, creatività, manualità, strumenti…

Quando ci sono queste cose, però, è davvero il caso di optare per l’originalità. È cosa buona e giusta per almeno tre motivi:

  • le immagini personalizzate rafforzano la brand identity;
  • le immagini personalizzate vengono lette da Google come materiale nuovo;
  • le immagini personalizzate destano la curiosità del lettore e aiutano ad aumentare il tempo di permanenza nella pagina.

L’autostrada dell’originalità si biforca in due rami: illustrazione e fotografia.

Illustrazione

Noi di Pennamontata abbiamo optato per la via dell’illustrazione – un certo tipo di illustrazione – come nostra personalissima espressione di creatività. Abbiamo scelto uno stile grafico e selezionato una palette con 12 colori da usare a rotazione per le grafiche dei nostri post.

Il risultato? Ecco un ventaglio delle ultime grafiche realizzate.

Non male, eh?

Rientra nelle illustrazioni anche il lavoro di Tom Fishburn di Marketoonist. Tom scrive post sul marketing e li accompagna con i suoi fantastici fumetti. A chi non piace farsi una risata? Marketoonist unisce utilità, originalità e ironia e fa centro al 100%.

Fumetti visual blog Marketoonist

Se non hai modo di creare delle illustrazioni originali, non disperare: c’è una soluzione anche per te.

Puoi fare come Luca Orlandini. Luca ha scelto di adottare lo stile grafico di un illustratore, Jr Casas, e di usare solo le sue creazioni all’interno del blog Futura Immagine.

Visual blog Futura Immagine

Questa scelta, come puoi vedere, crea continuità stilistica e, almeno io, quando oggi vedo un’illustrazione di Jr Casas penso subito a Luca. Anche tu puoi acquistare pacchetti di illustrazioni, ci avevi mai pensato?

Ti ho dato l’ennesima dimostrazione di come, pure con prodotti stock, si possa far bene.

Foto originali

La strada, piano piano, si fa in salita. Sì, perché creare un’identità visiva forte attraverso foto originali non è mica semplice.

Sulla scelta di un’identità visual fotografica, voglio parlarti di Enrica Crivello. La sua immagine è a dir poco coerente: da come si veste alla stanza che usa per i suoi video; dai colori pastellosi che sceglie alle foto che scatta e post produce lei stessa per i suoi blog post.

Qui un collage degli ultimi articoli del sito di Enrica. Vedi quanta coerenza? In questo caso la foto è sì puramente decorativa, ma è una magnifica meta decorazione, un filo rosso (pastello) che tiene unita la comunicazione visiva di questa professionista.

Visual blog Enrica Crivello

5. Screenshot

Dopo “le discese ardite, e le risalite” arriva il bello. Arriva il facile-facile che, però, fa pure rima con utile: lo screenshot.

Gli screenshot sono semplicissimi da fare (mela+shift+4 da Mac/tasto Stamp da PC), e piacciono un sacco alle persone. Piacciono perché mostrano esempi, procedure, passaggi e sono pertinenti rispetto al contenuto testuale. Non solo: aiutano a chiarirlo. Noi di Pennamontata usiamo tantissimo gli screenshot, e il post che stai leggendo ne è un chiaro esempio.

Parlando di screenshot, eccoti un consiglio.

Se fai uno screenshot dimostrativo, che non si limita quindi a catturare una schermata di terzi (per esempio la home page di un sito), ma che rappresenta una sorta di tutorial, mettici la firma. Sì, la tua firma: il nome del tuo brand, il logo, il sito.

Per capire meglio, guarda cosa ha fatto Anna nel suo post sulle funzionalità di Trello. Essendo una guida su Trello, Anna ha illustrato passo passo cosa si può fare con questo software: ogni funzionalità è spiegata con il copy e con una schermata, creata a regola d’arte dalla nostra client director proprio per rendere l’articolo più completo e comprensibile. E su ogni schermata è apposta un’etichetta magenta con la scritta “Pennamontata”. La nostra firma, per l’appunto.

6. Elementi embeddati

Per chiudere il post in bellezza, un altro tipo d’immagine per blog post facile-facile: l’elemento embeddato.

Per rendere il post visivamente più ricco, e anche un filino interattivo, puoi inserire degli elementi presi dai social: foto di Instagram, tweet, post Facebook… Ti ricordo una cosa in relazione a Facebook: puoi incorporare solo post di pagine e non di persone.

Non sai come si incorpora qualcosa da Facebook? Non ti spiego come fare: guarda l’immagine qui sotto.
Embeddare post Facebook

È davvero tutto. Come direbbe Luca Giurato, “chiedo scudo” per essermi, al mio solito, dilungata. Ma ti ho dato un sacco di dritte, right?

Bene, allora, con tutti i consigli di oggi, confido in te: per i tuoi blog post, scegli immagini a supporto del contenuto. Non scivolarmi più su bucce di banana!