SOS Contenuti Facebook. Per chi ha capito che il “mi piace” se lo deve guadagnare

SOS Contenuti Facebook. Per chi ha capito che il “mi piace” se lo deve guadagnare

Ti ho salutato nel 2013 con un post intitolato Errori copy e visual che stai che stai commettendo sulla tua pagina Facebook. Spero che la pausa natalizia ti abbia permesso di fare il punto della situazione e dato modo di correggere il tiro laddove – e se – serviva.

Poi spero che se la tua fanpage è abitata da un vuoto cosmico di interazioni, soprattutto dopo il passaggio del simpatico algoritmo zuckerberghino che ha drasticamente abbassato la portata dei post, anziché gettare la spugna tu abbia ancora più voglia di capire come ottenere risultati su Facebook per il tuo brand.

Questo sì che è un buon proposito per il 2014, anche perché girare i tacchi e andarsene da una delle piazze più affollate del web solo perché è difficile farsi ascoltare/vedere è come strappare il biglietto per fare il dispetto al capostazione (così direbbe mia nonna).

Sai che “se Facebook fosse un paese sarebbe il 3° più abitato al mondo”? [Qui, l’articolo di Nicola Carmignani con tanti dati interessanti su Facebook]

E se non sei convinto delle potenzialità di Facebook, eccoti il quadro della presenza italiana sul social network di Zuckerberg fotografato da Vincos.it:
evoluzione utenti Facebook in Italia
Certo, nessuno ha mai detto che fare Facebook Marketing sia facile (e, soprattutto, nessuno ha mai detto che sia gratis). Mai come oggi, il “mi piace”, inteso in senso lato, te lo devi guadagnare. Siamo d’accordo? Allora facciamoci questi 5 minuti di scuola di update e palestra di contenuti insieme. Ti va? Hop, hop!

Tu VS News Feed. Ovvero della portata e dell’engagement dei tuoi contenuti

Il provebio dice: lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Noi rivisitiamo la saggezza popolare in chiave moderna per dire: lontano dal News Feed, lontano dalle persone. Ma il signor Z. (Zuckerberg, non Zorro eh) ci dice: la cosa che interessa a noi di Facebook è creare engagement (e fu così che morì l’ennesimo gattino), non aumentare la portata dei tuoi post. E poi non ci dice, ma ce lo fa capire, soprattutto con gli ultimi update del Facebook Algorithm: se proprio la vuoi aumentare questa cavolo di portata, caccia la carta e – taaac – paga.

Per far luce sulle ultime nuove di casa Facebook, passo la palla (in tutti i sensi) a una che di Facebook ne sa sicuramente più di me e forse… più di Zuckerberg: Veronica Gentili. Qui sotto il suo post sul più recente cambiamento:

In merito ai tanti cambiamenti in corso sulla piattaforma blu ho chiesto a Veronica di dirci la sua. E lei non se l’è fatto chiedere due volte. Leggi tutta, tutta, tutta l’intervista, perché troverai non solo la sua opinione ma anche tanti consigli interessanti.

Un occhio agli update, due occhi ai tuoi fan, quattr’occhi alla strategia

[francesca]Qual è la tua opinione in merito agli update di Facebook?[/francesca]
[vgentili]Chiunque lavori con Facebook sa che questo si arroga il diritto di cambiare le regole, Algoritmo incluso, come vuole e senza alcun preavviso. Possiamo fare 2 cose: riempire la Rete di lamentele e post incazzosi o investire il nostro tempo nel capire quanto e come certi cambiamenti inficino sul nostro operato, cercando di minimizzarne l’impatto il più possibile.[/vgentili]

[francesca]Come credi che ci si dovrebbe rapportare rispetto a questi cambiamenti?[/francesca]
[vgentili]Ciò che ho imparato dalla mia esperienza è che se rispetti alcune condizioni i repentini cambiamenti di Facebook “disturbano” la tua strategia, ma fino a un certo punto. Queste condizioni sono:

  • una strategia basata su contenuti che realmente interessano i tuoi target (quindi basta calibrare la tipologia di post – status, link, foto, video -, il contenuto resta invariato);
  • un piano di web marketing che veda in Facebook un canale dal quale acquisire traffico e non il fine ultimo della nostra strategia in rete (ne parlavo nel mio post “E se Facebook morisse domani?”);
  • in virtù di quanto detto sopra dobbiamo imparare a dare peso non solo al coinvolgimento interno a Facebook, ma quanto effettivamente questo canale e i contenuti che vi inseriamo siano significativi per i nostri obiettivi di business (quanto e che tipo di traffico mi ha portato? Quante iscrizioni alla newsletter? Quante richieste di contatto? Quanti acquisti?).

[/vgentili]

[francesca]Dovremmo lavorare anche sul nostro sito per migliorare “l’estetica” dei nostri contenuti per renderli più “piacevoli” da condividere? In che modo?[/francesca]
[vgentili]Il nostro sito è e deve essere il fulcro della nostra strategia nel web, per cui è fondamentale rispettare non solo i canoni di piacevolezza estetica e usability, ma anche fornire contenuti nel modo più attrattivo e fruibile possibile. Per creare un circolo virtuoso con la nostra Pagina Facebook, ad esempio, possiamo includere negli articoli post incorporati pertinenti con ciò che stiamo raccontando, bottoni sociali ben in vista e un rimando diretto alla nostra Pagina per chi ancora non ne è fan. Un altro aspetto importantissimo è l’ottimizzazione degli articoli per l’Open Graph con l’inserimento di immagine, descrizione e titolo ponderati per attrarre chi vedrà il nostro articolo condiviso su Facebook.[/vgentili]

[francesca]Infine, rispetto agli ultimi update, ci puoi dare qualche indicazione su errori da non commettere e best practice sul fronte contenuti?[/francesca]
[vgentili]Dobbiamo stare attenti agli orrori grammaticali [da copywriter, tiro subito fuori il mio pollice su. Ndr], ai contenuti troppo auto-celebrativi o non in linea con la nostra identità e tone of voice. Non c’è una lunghezza prestabilita per i testi, né un formato ottimale, la risposta giusta per noi ce la forniscono i Facebook Insights, testando, testando e testando. Per diverse pagine che gestisco, ad esempio, si è dimostrato performante il tipo di post contenente breve descrizione + Call To Action + Link oppure breve descrizione + CTA (o domanda) + foto. Dipende da tantissime variabili, l’unico modo per capire qual è il nostro “contenuto di successo” è testare, tenendo sempre gli occhi aperti ai continui aggiornamenti di Facebook.[/vgentili]

Sono certa che le parole di Veronica abbiano fatto luce su diversi aspetti di Facebook e del suo uso. E se sei ancora più deciso a continuare la tua strada verso una fanpage di successo, resta qui e facciamo un altro po’ di strada assieme: vediamo ancor più da vicino come sono fatti i contenuti interessanti, quelli che ti fanno guadagnare il “mi piace” dei tuoi fan.

Come sono fatti i Facebook post che generano interesse

Se i tuoi post riscuotono lo stesso interesse dei plastici di Bruno Vespa, forse è perché stai condividendo contenuti troppo correlati al tuo prodotto/servizio, piuttosto che agli interessi delle persone (relazionabili con il tuo prodotto/servizio).

Facciamo un esempio semplice: se hai un agriturismo in Umbria, piuttosto che postare contenuti in cui inviti i fan a soggiornare nella tua struttura, crea una grafica con la lista dei 5 posti più belli da visitare in Umbria o, ancora, crea post in cui chiedi ai tuoi fan qual è la cosa che proprio non dovrebbe mancare in un agriturismo.

A proposito, sai che i post con domande sono la tipologia che genera il maggior numero di commenti? Guarda qui sotto questi dati rilevati da HubSpot:
facebook engagement

Qui vedi le domande che generano maggior numero di commenti:
domande su facebook

Quando crei un nuovo contenuto, fatti sempre questa domanda: “ma io, lo likerei/commenterei/condividerei?”. Se la risposta è sì, clicca su “Pubblica”, altrimenti… torna indietro di una casella. Contenuti che hanno potenziale in questo senso sono quelli emozionali e motivazionali, come le citazioni, oppure quelli che ti strappano una risata.

Adesso non te ne posso parlare, perché è una chicca che Valentina svelerà durante il convegno C-Come, ma quando non hai proprio idee per i tuoi status update su Facebook, puoi farti ispirare da una risorsa fighissima (per chi è nella sua fase “Facebook post for dummies”). Torna qui dopo il 31 gennaio e alla fine del post ti svelerò di cosa si tratta*.

Scarica il tool “Tutto a post?”

Ti ho preparato uno specchietto che ti servirà per controllare se nei tuoi post è… tutto a post. 😉 Scaricalo e di tanto in tanto “specchia” i tuoi contenuti.

E ora, la parola a te, ti va di condividere con me la tua esperienza su Facebook?

*La risorsa fighissima di cui volevo parlarti la trovi qui. Si tratta di un “generatore di idee per status” da condividere su Facebook. Attenzione, non ti sto dicendo di lasciare che un generatore automatico scriva status al posto tuo. Nessun tool potrà mai rimpiazzare un professionista. Semplicemente può essere utile per trovare ispirazione in quei giorni in cui il cervello è annebbiato e le idee tardano ad arrivare.