Un bravo copywriter non scrive

Un bravo copywriter non scrive

Quando ho iniziato questo mestiere, ero convinta di una cosa. Ero stra-sicura che un bravo copywriter dovesse essere bravo solo a scrivere.
 
Credevo che un bravo copywriter dovesse scrivere. Scrivere bene. Scrivere senza refusi. Scrivere in maniera chiara, leggibile, appetibile. Ma che, comunque, dovesse solo scrivere.
 
Oggi, però, posso dirti con certezza che non è così. Non proprio, quantomeno. Permettimi di spiegarmi meglio.
 

Un bravo copywriter ha occhio

Questa cosa l’ho imparata in agenzia di comunicazione. Quando lavori fianco a fianco con un art director ti rendi conto che il testo non vive (quasi) mai da solo. Ogni lettera, ogni singolo carattere è design.
 
In questo momento tu non stai leggendo solo le mie parole. Con la tua visione periferica stai percependo anche la forma che ho conferito loro. E adesso che lo sai, ti sei avvicinato di più e stai notando il font. E la formattazione del testo.
 


Un bravo copywriter, quando scrive, guarda all’impaginato due volte: la prima volta scansiona il testo alla ricerca del refuso; la seconda prestando attenzione alla forma visiva della pagina.

Ti ho già parlato del caso della “pagina di cemento” qui. Non è il solo esempio in cui entra in gioco l’occhio del copywriter.
 
Il bravo copywriter, quello con occhio, sa:

  • consigliare il cliente sull’uso del font/colore da usare per distinguere gli heading tag;
  • come disporre il testo all’interno di una grafica per Facebook;
  • creare un canale visivo utilizzando il bianco per far esaltare il testo che vuole, proprio dove vuole;
  • scegliere le foto migliori da inserire all’interno dei suoi post. Non solo. Sa posizionarle nel punto più strategico, in modo che alleggeriscano il carico cognitivo del lettore.

 
E questo solo per menzionare alcuni dei casi in cui l’occhio del bravo copywriter è richiesto e fondamentale.
 

Un bravo copywriter ha intuito

Chi vuole vendere sa che non deve vendere. Mi spiego meglio. Se vuoi vendere i tuoi servizi, devi fare in modo di non palesare il tuo interesse alla vendita.
 
Un bravo copywriter questo lo sa. Sa che se vuole aggiudicarsi le 10 pagine del sito web del cliente Pincopallo non deve vendergli la sua penna. Deve prima ascoltarlo, capirlo, interpretare i suoi bisogni.
 
Un bravo copywriter non ha fretta. Sa misurare le parole. Un bravo copywriter ha intuito e sa riconoscere chi ha di fronte, o anche solo dall’altra parte della cornetta.
 
L’intuito del copywriter non finisce certo nel momento del primo contatto. Una volta preso il cliente, il bravo copywriter capisce qual è il suo business. Il che non significa capire che uno studio dentistico si occupa di igiene dentale; significa pensare in maniera più ampia e guardare il business del cliente da ogni angolazione. Significa trasformare uno studio dentistico in un centro del sorriso, per esempio. Significa togliere espressioni di dolore, paura, panico, ansia da testi e immagini. Significa gestire il profilo Facebook aziendale del nuovo centro del sorriso pensando alla psicologia dei fan.
 

Un bravo copywriter sa di non esserlo

Si smette di essere bravi nel momento stesso in cui ci si sente bravi. Ecco: il bravo copywriter sa di non esserlo. Sa che può avere successo, che può lavorare molto, ma che ci sono copywriter mooooolto, ma molto più bravi di lui.
 
Ed è per questo che il bravo copywriter, di quei 10 soldi che guadagna ne mette via ogni mese 4 per: partecipare a eventi formativi, iscriversi a workshop (a proposito, ti sei iscritto a Yummy Writing, vero?), acquistare libri, ricevere la consulenza di altri professionisti.
 

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